Dai fasti di Abu Dhabi a Genova antifascista, con tanto di fazzoletto dell'Anpi al collo in 12 mesi. Cosa non si fa per ottenere la poltrona. Un anno fa, in questo periodo, Silvia Salis, candidata come sindaco di Genova, deliziava i suoi follower con una vacanza formato famiglia nel ricchissimo Paese degli Emirati Arabi Uniti ed esattamente il 25 aprile ha condiviso sul suo profilo Instagram uno scatto che la ritrae immersa nel mare cristallino. Il giorno dopo, con tutta la famiglia, si è fatta scattare una foto all'interno della moschea Sheikh Zayed. E poi ancora la si vede nel parco giochi a tema Ferrari di Abu Dhabi e nel cosiddetto Louvre degli Emirati.
L'anno prima, nel 2023, non ha pubblicato immagini della fervente passione antifascista che sembra averla pervasa quest'anno a poche settimane dalle elezioni che decideranno il prossimo sindaco di Genova. Il dubbio è che, forse, per Salis si tratti di un antifascismo un po' di convenienza. Fa bene all'immagine mostrarsi con il fazzoletto dei partigiani se ci si candida con il centrosinistra dello sbilenco campo largo, tra bimbi e persone aziane. Magari aiuta i sondaggi il video patinato con sottofondo di "Bella Ciao". Ma gli antifascisti, quelli veri e non quelli della domenica, del 25 aprile e del 1 maggio, non dovrebbero cadere in questa trappola comunicativa per ottenere qualche voto in più. Ci sono tanti italiani che tutti gli anni, con la pioggia o con il sole, scendono in piazza per commemorare la Liberazione italiana dal nazifascismo. E non lo fanno perché gli è stata offerta una candidatura per una qual si voglia poltrona politica. Lo fanno perché tengono a questa particolare commemorazione e non perché può diventare una passerella elettorale.
Che Salis abbia iniziato la propria personalissima tradizione delle manifestazioni del 25 aprile nell'anno in cui i "compagni" del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra l'hanno candidata a sindaco di Genova contro Pietro Piciocchi, attualmente sindaco reggente della città dopo l'elezione di Marco Bucci in Regione Liguria, è quanto meno sospetto.
È un'operazione di marketing come un'altra e forse chi vorrebbe diventare rappresentante delle istituzioni dovrebbe avere più rispetto di una simile ricorrenza. Ma, d'altronde, l'ipocrisia è tipica dei poltici, non di tutti, ma di molti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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