Lo stage? Oggigiorno è un impiego vero e proprio. Purtroppo non viene retribuito. Ma ancora per poco. Secondo un'anticipazione pubblicata oggi dal Corriere della Sera, la bozza delle linee guida sui tirocini che il ministero del Welfare ha definito la settimana scorsa e che due giorni fa è stata discussa dalla commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni prevede una soglia minima di 400 euro lordi al mese.
In base alla legislazione attuale, gli stagisti non hanno diritto a uno stipendio minimo. Alcune Regioni "illuminate", tuttavia, hanno fissato un livello base che, però, ha valore soltanto entro i confini locali. Già la riforma del mercato del lavoro voluta dal ministro del Welfare Elsa Fornero aveva introdotto per gli stage "una congrua indennità, anche in forma forfettaria, in relazione alla prestazione svolta". A questo punto, però, la somma deve essere fissata entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge Fornero con un documento che metta d'accordo il governo e le Regioni. La dead line è appunto la fine di gennaio: il via libera da parte della conferenza Stato Regioni dovrebbe arrivare nella prima riunione dopo le feste natalizie che potrebbe cadere intorno al 24 gennaio.
Rispetto alla bozza iniziale, non ci sarà più la regola che fissa un limite massimo al rimborso mensile con l'obiettivo di "evitare un uso distorto dello stage che a volte può mascherare un contratto sottopagato".
Le linee guida introducono anche i limiti di tempo che obbligano il tirocinio standard a non durare più di sei mesi, il reinserimento non più di un anno e lo stage riservato ai disabili non più di due anni. E ancora: non si potrà fare più di uno stage nello stesso posto di lavoro e verrà fissato un tetto massimo al numero di stagisti in proporzione alle dimensioni dell'azienda- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.