Etihad Airways e Alitalia hanno iniziato la fase finale del processo di due diligence. Nei prossimi trenta giorni, come illustrato dal presidente della compagnia degli Emirati, James Hogan, e il chief executive di Alitalia, Gabriele Del Torchio, le aviolinee definiranno come sviluppare una strategia comune per soddisfare gli obiettivi di entrambe le parti. "È una grande ocasione", ha esultato ad Abu Dhabi il premier Enrico Letta augurandosi che ognuno faccia la prooria parte.
Entro un mese qualsiasi problematica che potrebbe impedire la creazione di un adeguato business plan dovrà essere risolta per garantire l’implementazione di un piano che possa portare Alitalia ad una redditività sostenibile. "Siamo aperti e flessibili", ha asscirato Letta. Che, però, non si affretta a commentare le condizioni dell'accordo, almeno non prima che queste condizioni vengano portate a termine."Alitalia sola, in un mercato globale estremamente competitivo, ha difficoltà a rimanere", ha commentato il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi secondo il quale "un’alleanza strategica con un gruppo forte che ha voglia di investire e non penalizzi il ruolo del nostro Paese" è una iniziativa "positiva". Etihad Airways è operativa dal 2003 e ha trasportato nel 2013 circa 12 milioni di passeggeri. Dal suo hub all’Abu Dhabi International Airport, Etihad Airways serve 102 destinazioni per il trasporto passeggeri e merci in Medio Oriente, Africa, Europa, Asia, Australia e America con una flotta di 89 velivoli Airbus e Boeing. Sono stati ordinati altri 220 aerei, tra cui 71 Boeing 787 Dreamliners, 25 Boeing 777-X, 62 Airbus A350 e 10 Airbus A380, il più grande aereo passeggeri del mondo.
Etihad Airways ha investimenti in Air Berlin, Air Seychelles, Virgin Australia, Aer Lingus e Jet Airways. Nel primo trimestre del 2014, non appena ottenute le ratifiche regolamentari, Etihad Airways acquisirà il 49% di Air Serbia e il 33,3% di Darwin Airline che sarà ribrandiz zata in Etihad Regional.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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