Almirante e Berlinguer. Tre vie verso la pacificazione

Il deputato di FdI, Fabrizio Rossi, assessore alla toponomastica al Comune di Grosseto, spiega l’idea di realizzare tre vie e dedicarle ad Almirante e Berlinguer

Almirante e Berlinguer. Tre vie verso la pacificazione
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“L’idea nasce dal fatto che Almirante e Berlinguer si vedevano nel momento più buio della storia della Repubblica, il rapimento Moro”. Così il deputato di FdI, Fabrizio Rossi, assessore alla toponomastica al Comune di Grosseto, spiega l’idea di realizzare tre vie: una dedicata al segretario del MSI, una al segretario del Pci e una chiamata “via della pacificazione nazionale”.

Ma questi incontri tra Almirante e Berlinguer sono documentati?

“Sì, si incontravano regolarmente il venerdì a Montecitorio, lontani dai riflettori, e questo è confermato anche dai cronisti dell’epoca. Il giornalista Antonio Padellaro ha raccontato questa vicenda nel libro “Il gesto di Almirante e Berlinguer”. Accantonarono le ideologie per un bene superiore che era la democrazia e la libertà nel nostro Paese. Erano due personaggi di grande caratura che erano apprezzati anche dagli avversari. L’Italia, poi, è disseminata di vie dedicate ad Almirante e Berlinguer. A Terracina esiste persino una piazza ad Almirante e una a Berlinguer".

Perché proprio Grosseto?

"Grosseto è una piazza dove si può sicuramente portare un discorso di superamento delle vecchie logiche e di pacificazione. Non dimentichiamo che Almirante andò a rendere omaggio alla salma di Berlinguer quando lo storico segretario del Pci morì. Allo stesso modo il partigiano comunista Pajetta andò al funerale di Almirante, una vicenda degli anni ‘80".

Qual è stato l’iter che ha portato alla nascita di queste tre vie?

"Nel 2018, grazie a Fdi e agli altri di centrodestra, è stata presentata una mozione al consiglio comunale, poi approvata. Nel 2022, da assessore alla toponomastica, ho nominato una commissione esterna dopo un avviso pubblico, alla quale è stata sottoposta questa mozione e che ha scelto le strade dove sorgeranno queste tre vie. Dopo di che questa mozione è stata approvata dalla giunta comunale e, poi, la sinistra ha presentato in consiglio comunale tutta una serie di altre mozioni che tendevano a far naufragare il progetto. L’iter si è concluso il 31 luglio e, ora, manca solo il parere favorevole della prefettura".

Perché la sinistra di Grosseto si oppone?

"La sinistra si oppone perché si parla di Almirante, leader della destra che non è degno di avere una legittimità, ma questa legittimità gliel’hanno già data sia gli elettori che lo hanno sempre votato. Ha inventato cose false: Almirante non è mai stato un fucilatore e non è mai stato coinvolto in qualche strage. Non è mai stato condannato per dei reati altrimenti non sarebbe potuto restare per 40 anni in Parlamento. Anzi, non si sarebbe neppure potuto candidare. Sarebbe stato interdetto dai pubblici uffici".

E la cittadinanza come ha reagito?

"I cittadini non hanno mai posto problemi.

Solo una piccola minoranza, aizzata dalla sinistra, ha protestato tirando fuori delle polemiche già smentite dalla storia e dalla famiglia Almirante. Un polverone che ha rallentato la possibilità dei cittadini che desiderano andare a vivere in quelle strade e che, non essendoci ancora ufficialmente il nome della via, non possono neppure prendere la residenza".

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