ALTO LARIO Sagre, kitesurf e cineturismo e scoprirete l'anima «laghé»

L'Alto Lario, quello delle montagne verdi che scivolano nel lago, di Van De Sfroos e delle ville, della Breva e dei personaggi di Andrea Vitali. Luoghi esattamente come chi ci è nato: non si mettono in mostra, ma valgono sempre un incontro. Per chi vuole riscoprire il Lago di Como, c'è il «cineturismo», itinerario a costo quasi zero lungo i posti immortalati da film famosi. Qualche esempio nella parte alta del lago (Dalla guida Le stelle del Lago di Como). Villa del Balbianello a Lenno, dove è passato il James Bond di Casinò Royale, Dongo e la sponda occidentale, dove si è fatta la storia raccontata da Mussolini ultimo atto, il lungolago di Bellagio di Rocco e i suoi fratelli. Per chi non è mai stato qui, il consiglio invece è una terapia d'urto. Scoprire il lago dal cielo non ha prezzo: dalle nuvole la caratteristica «Y» rovesciata si vede al meglio. Nei club di kitesurf a Colico o in quelli di parapendio a Sorico i costi sono comunque accessibili. Ma l'anima davvero laghé è nei paesi, nella piazzette, nelle osterie. Quale modo migliore per conoscerla, mangiando bene e con pochi soldi, delle sagre? D'estate ce n'è una al giorno.

In Valsassina la prima metà di agosto la Sagra delle sagre, a Mezzegra a fine agosto quella del misultin (agone seccato al sole), ovunque tra le valli polenta, salsicce e vino rosso. Non proprio estivi? Da queste parti sono un must.

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