Da Fini e Casini un no al Cavaliere. Maroni: noi con Monti? Barzelletta

Casini: "Il Cavaliere è in stato confusionale". Fini: "Considera Monti una pedina sullo scacchiere di Arcore". Bondi: "Le reazioni di Fini e Casini dimostrano che vogliono tenersi le mani libere per poi allearsi con la sinistra". Matteoli: "Berlusconi ha una marcia in più". Zaia preoccupato per le possibili ripercussioni negative sulle regioni dal mancato accordo Lega-Pdl. Ma Bossi smorza la polemica: "Nessuna minaccia dal Cav"

Da Fini e Casini un no al Cavaliere. Maroni: noi con Monti? Barzelletta

Raffica di reazioni alle parole di Silvio Berlusconi. Uno dei primi a replicare al Cavaliere è Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc e, sin dall'inizio, uno dei più strenui sostenitori di Mario Monti: "Il presidente Berlusconi è in evidente stato confusionale se manifesta la possibilità di fare l’ennesima giravolta di un passo indietro in caso di candidatura di Monti a cui la scorsa settimana ha tolto la fiducia in parlamento. Su una cosa però è pienamente lucido: Monti a Berlusconi ha detto no. Questo a noi basta". Gianfranco Fini affida a Twitter la sua replica: il fatto che Berlusconi ritenga che Monti "sia una pedina sullo scacchiere di Arcore dimostra solo la sua disperata inaffidabilità".

Puntuale arriva la replica di Sandro Bondi: "Le reazioni scomposte di Fini e di Casini alle parole responsabili, preoccupate e come sempre generose del presidente Berlusconi la dicono lunga sulla loro volontà di rifiutare comunque ogni alleanza delle forze politiche moderate, preferendo tenersi le mani libere per allearsi dopo le elezioni con la sinistra". Entusiasta delle parole ddi Berlusconi è l'ex ministro Altero Matteoli: "Dopo aver ascoltato il presidente Silvio Berlusconi stasera, c’è poco da dire: si conferma un leader con una marcia in più".

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta così l'ipotesi, paventata dal Cavaliere, che in caso di un mancato accordo nazionale (Lega-Pdl) le giunte regionali di Veneto e Piemonte possano cadere: "Mi rifiuto di pensare che si possa mandare a casa, in un contesto sociale ed economico come questo, un’ottima amministrazione come la nostra semplicemente per spicciole logiche di partito". Smorza i toni della polemica Umberto Bossi. Sulle regioni del Nord da Berlusconi "non è arrivata nessuna minaccia. Berlusconi è una persona per bene". Ma l’ex leader della Lega alla domanda se ci sarà un’alleanza tra Pdl e Lega risponde: "Non so se ci sono le condizioni. Se ne occupa Maroni".

Dopo poco tocca a Roberto Maroni, su Facebook e Twitter, esternare sulle parole del Cavaliere: "La minaccia di far cadere le giunte di Veneto e Piemonte? Una barzelletta. Possibile sostegno della Lega a Monti. Idem. Ma chi è questo B?", si domanda con ironia il segretario della Lega.

"Rigorosamente no

comment". È l’unica risposta di Palazzo Chigi alle parole pronunciate oggi da Berlusconi. Non ci resta che attendere per capire, dalle mosse del premier, se avrà apprezzato o meno l'endorsement del Cavaliere.

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