Minacce di morte per Licia Ronzulli. Le forze dell’ordine, nel pomeriggio di mercoledì 15 novembre, hanno intercettato una busta contenente un proiettile di pistola indirizzato alla senatrice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. L’odio, ormai da anni, ha avvelenato il dibattito politico e la comunicazione social ha fatto da cassa di risonanza. L'idea del nemico da abbattere, nata durante gli anni d’oro del berlusconismo e per cui lo stesso Berlusconi ne è stato la vittima più celebre, ha dato adito non solo all’aggressione verbale, ma anche alle minacce più inquietanti.
Non è la prima volta che la presidente dei senatori forzisti è oggetto di aggressioni verbali e gesti dettati da odio implacabile. Già nel 2021, durante la pandemia da Covid-19, Ronzulli era stata bersaglio dei no vax dopo che si era detta favorevole all’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e scolastico. La diretta interessata aveva dichiarato nella trasmissione “Agorà Estate” su Rai 3, di essere stata minacciata di morte da chi era contrario ai vaccini anti Covid, ma non si era lasciata intimorire dichiarando: “Se l’unico modo per portare le persone a vaccinarsi è quello di obbligarle vanno obbligate. Mi dispiace”. Anche dopo l’approvazione dei disegni di legge e dei decreti che prevedevano l’obbligatorietà vaccinale per alcune categorie professionali e per gli over 50, l’esponente di Forza Italia ha continuato ad essere nel mirino degli odiatori seriali. Adesso, quest’altro increscioso episodio che la vede ancora come vittima.
Lei, per il momento, non si è ancora espressa sulla busta intercettata dalla polizia, ma la solidarietà dei colleghi dello schieramento di centrodestra non è tardata ad arrivare. Il primo ad esprimere la propria vicinanza a Ronzulli è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché vicepremier, Matteo Salvini: "Solidarietà all'amica Licia Ronzulli: le minacce non spaventano né lei né il governo. Avanti tutta, col sorriso, e con gratitudine per lo straordinario lavoro delle Forze dell'Ordine".
Ovviamente, la ferma condanna del vile gesto non poteva non arrivare dai compagni di partito, tra i quali il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini:"Desidero esprimere la più sentita solidarietà alla presidente Ronzulli per le minacce ricevute, con la consapevolezza che episodi come questo la spingeranno a proseguire la sua azione politica con ancor più tenacia e determinazione".
Anche il senatore forzista Paolo Damiani ha espresso un pensiero per la collega:"Mi auguro che venga fatta piena luce su questa vicenda inquietante e che chi si è reso responsabile di questo gesto venga individuato quanto prima. Conoscendola, sono certo che Licia continuerà, con determinazione ancora maggiore, a portare avanti le nostre battaglie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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