Arianna Meloni: "Hanno paura perché non siamo ricattabili"

Dal palco di un evento organizzato per sostenere la candidatura di Elena Ugolini in Emilia-Romagna, Arianna Meloni ha affrontato i principali temi dell'attualità: "Non ci siamo mai venduti"

Arianna Meloni: "Hanno paura perché non siamo ricattabili"
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Nella serata di oggi, Arianna Meloni, capo della segerteria politica di Fratelli d'Italia è intervenuta a un evento a sostegno di Elena Ugolini, candidata presidente dell'Emilia-Romagna per il centrodestra. Ha affrontato i temi di più stretta attualità che riguardano il governo senza nascodersi dietro inutili giri di parole, soprattutto per quanto riguarda gli attacchi incrociati che sta ricevendo l'esecutivo guidato da sua sorella, Giorgia Meloni. "Non essendo ricattabili, noi siamo qui solo grazie agli italiani e questa è una cosa che dà fastidio, perché non ci siamo mai venduti", ha dichiarato il capo della segreteria politica Fdi.

Il partito ha coltivato il sogno di governo per un lunghissimo tempo, ha spiegato Meloni, "e oggi riparitamo per una nuova fase più concentrati di prima perché arrivare al governo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza". Parlando dell'attuale opposizione di governo, ha scherzato (ma non troppo, numeri alla mano) sui risultati che sta raccogliendo nell'elettorato: "Non sono preparate. Con questa opposizione non facciamo altro che crescere nei sondaggi, Giorgia non si sta risparmiando. Noi siamo gente che sta in politica da anni, siamo un esercito, stiamo dando un insegnamento all'opposizione, gli italiani, dopo due anni di governo, stanno continuando a credere in noi". Con questo governo, ha aggiunto, "è ripartita l'economia e l'occupazione, abbiamo il livello di occupazione più alto dal 2008. Circa 800 mila nuovi posti di lavoro, di persone che hanno trovato lavoro in questi due anni di governo. Un elemento sicuramente importante".

Meloni ha anche affrontato le questioni che la riguardano personalmente, come i numerosi gossip che l'hanno vista protagonista nelle ultime settimane e per tutta l'estate. "Da più di una anno qualsiasi cosa succede mi tirano in mezzo, spesso con narrazioni inventate ad arte", ha spiegato dal palco. È stata coinvolta anche nel caso Sangiuliano, che anche lei chiede che venga chiuso, perché "se ne è parlato fine troppo è una vicenda dolora perchè il ministro Sangiuliano è stato un ministro onesto, è una persona preparata e competente. Si è dimesso perchè si è voluto dimettere per una faccenda personale, di gossip pompata dalla stampa in maniera eccessiva".

A proposito della recente richiesta di condanna per il ministro Salvini, Meloni si dice "basita", perché "se un ministro che fa il suo lavoro rischia sei anni allora è surreale".

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