Attacchi, ironie sul centrodestra e poltrone vuote: il flop del Conclave dem

Elly Schlein chiude la convention Pd a porte chiuse senza offrire una notizia degna di questo nome. Dal palco, le solite ostilità al governo e qualche battuta per sollevare il morale ai dem

Attacchi, ironie sul centrodestra e poltrone vuote: il flop del Conclave dem
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Fumata nera. E no, il fascismo immmaginario non c'entra. Il "Conclave" Pd di Gubbio si è concluso con un nulla di fatto, senza che dalle lussuose stanze del Park Hotel dei Cappuccini trapelasse una notizia degna di questo nome. Il ritiro (poco) spirituale dei dem doveva essere l'occasione per lanciare la corsa del Partito Democratico verso le prossime europee, invece l'incontro a porte chiuse si è tradotto in una sorta di sfogatoio politico senza esiti concreti. Anche l'atteso arrivo di Elly Schlein, sopraggiunta per le battute conclusive del meeting, non ha fatto altro che riportare la discussione dem su soliti temi di sempre. Quelli che appassionano i frequentatori del Nazareno e assai meno gli italiani.

"Ho visto molte elucubrazioni su questo momento di riflessione interna. Anche su 'quando arriva Schlein', 'Schlein non arriva'...", ha affermato la leader Pd davanti ai compagni riuniti a Gubbio, secondo quanto riportano le agenzie. E poi: "Sono arrivata oggi perché ieri sera ho visto il film Kripton di Francesco Munzi, che penso dovrebbero vedere tutti in Italia, anche al governo. Un film sulla salute mentale che in Italia non ha una risposta adeguata. Noi rilanceremo alcune proposte di legge su questo". E chissà che, davanti al grande Schermo, Elly non abbia riflettuto sul vero problema del suo partito: l'assenza di un regista in grado di coordinare in modo efficace l'azione politica intrapresa. Peraltro, osservando le foto di agenzia diffuse sull'evento odierno, si nota una platea con diverse poltrone vuote. Forse un effetto ottico o forse colpa di una sala troppo capiente.

Stando a quanto trapelato, anche a Gubbio la deputata di origini luganesi non ha fatto altro che rilanciare le ostilità al governo Meloni. "I decreti sicurezza di Salvini hanno prodotto insicurezza: quando lasci per strada decine di migliaia di persone perché le tagli fuori dall'accoglienza, stai creando irregolarità", ha affermato Schlein, annunciando una serie di incontri al Nazareno per chiedere la cancellazione della legge Bossi-Fini. E poi: "Giorgia Meloni va in Polonia a dire a coloro che non vogliono accogliere migranti arrivati in Italia che hanno ragione. Non è così che si difende l'interesse nazionale". Quindi, il segretario Pd ha anche promesso una "campagna da nord a sud" per contrastare la riforma sull'autonomia differenziata. Sul fronte delle politiche europee (che in teoria dovevano essere al centro della due-giorni umbra), nessuna grande notizia. La leader Pd ha solo ufficializzato che il partito supporterà il lussemburghese Nicolas Schmit come candidato del Pse alla presidenza della commissione.

A dare misura del clima in cui si è svolto il Conclave dem, anche il fatto che Schlein si sia preoccupata di commentare velenosamente alcune ricostruzioni di stampa riguardanti l'evento. Come se non ci fossero priorità differenti dal replicare a quanto riportato dai quotidiani. "La Spa è chiusa e i giornali di destra dovranno magari scrivere di contenuti... E comunque non c'è niente di male sulla Spa, ma penso che nessuno di noi abbia portato né il costume, né la pistola. Vi chiedo poi di non portar via i quadri dalle stanze e se tornate in treno, mi raccomando, nessuno lo fermi per nessuna ragione. Ne abbiamo viste di ogni colore in questi mesi", ha commentato Elly, mandando frecciate ironiche al centrodestra sui casi Pozzolo, Sgarbi e Lollobrigida già cavalcati dalla sinistra a rotta di collo.

Nella tradizione del centrosinistra, i ritiri politici servivano a

studiare strategie politiche e grandi manovra (spesso senza ottenere poi i risultati elettorali sperati). Chissà come è andata davvero a Gubbio: l'impressione è che i dem abbiano fatto un'ennesima piroetta su loro stessi.

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