Impignorabilità per la prima casa, basta interessi sulle cartelle esattoriali e regolamentazione delle coppie di fatto. Sono queste le tre nuove proposte che il Cavaliere ha lanciato ai microfoni di In Onda, intervistato da Nicola Porro e Luca Telese. "L’attività di Equitalia ha fatto sentire lo Stato come un nemico - ha spiegato Berlusconi - e nel nuovo contratto con gli italiani metteremo non un condono, ma una regolamentazione che prendendo spunto dalla crisi ridurrà le sanzioni e cancellerà gli interessi, non le imposte perchè non si può fare". Poi rilancia e "lima" ulteriormente le unghie dell'Agenzia delle entrate: "Vogliamo che la prima casa sia impignorabile". Inoltre dal Cav arriva anche un'apertura alle coppie di fatto: "Sono assolutamente convinto che si debba intervenire con un voto parlamentare per dare garanzie e riconoscere i diritti delle coppie di fatto. Dico no ai matrimoni che devono restare tra uomo e donna, ma sì alla regolamentazione delle coppie di fatto. La legge poi potrebbe avere un’applicazione
anche su un altro genere di rapporti, come tra il parroco e la sua perpetua o tra due sorelle".
"Ho mancato una promessa: quella di modernizzare il Paese e realizzare la grande riforma liberale", ha raccontato Silvio Berlusconi. "In Italia il presidente del Consiglio non ha poteri. Sono entrato nella stanza dei bottoni e mi sono accorto che non c'erano nemmeno i bottoni. Provai a riformare la giustizia ma Fini, Casini e compagnia cantante me lo impedirono". Poi bacchetta Monti per averlo paragonato ad Achille Lauro per la restituzione dell'Imu: "Questo paragone non sta in piedi ed è indecente. Con la restituzione dell’Imu vogliamo compiere un’opera di riavvicinamento tra i cittadini e lo Stato". Ma è solo la prima parte delle accuse, poi parte l'affondo: "Monti dice che io spavento l'Europa? È una grande cazzata". Poi scherza sfoggiando i muscoli: "Io sono un uomo potentissimo, faccio paura all'Europa...Ma vi pare?". Non è finita: "Il professore è la più grande delusione della mia vita, peggio di Fini e Casini". Ma sulle elezioni il Cav non ha dubbi: "Quando vado in giro per l’Italia c’è un entusiasmo incredibile superiore a quello del ’94".
A proposito di mercati torna sulla fine della sua ultima legislatura: "Io sarei andato avanti perchè avevo capito che la febbre dei mercati era indipendente. I mercati vanno per la loro strada, non gliene importa niente di quello che succede al governo del resto il governo salvifico di Monti ha pagato gli stessi interessi sul debito che avevamo pagato noi, anzi lo 0,20% in più". Sempre sui fatti del novembre 2011 fa un "mea culpa": "Con il senno di poi andrei alle elezioni subito. Andava a palazzo Chigi un governo eletto dagli italiani, non c’era questa parentesi con personaggi senza arte nè parte che andati lì hanno fatto malissimo".
"Forse avremo sbagliato a sostenere troppo a lungo il governo dei tecnici ma sarebbe stato irresponsabile togliere subito la fiduci. Quando introdusse l'Imu, cercammo di dissuaderlo ma non riuscendoci ci trovammo una sera a ragionarci - ha raccontato il leader del Pdl - c’era una maggioranza che diceva non possiamo accettare questa tassa, ma ci dicemmo ’come facciamo a far cadere questo governo 3 settimane dopo?".
Il ponte sullo Stretto? Se vinco le elezioni si farà. Berlusconi non ha dubbi: "Credo che sia una occasione da non perdere», ha tra l’altro detto". Poi torna sulle molto discusse dichiarazioni sul fascismo: "Su Mussolini non ho detto niente di sbagliato e stavo rispondendo senza neanche sapere che c’erano registrazioni varie. È una realtà storica, Mussolini ha sbagliato tantissimo, la dittatura è qualcosa di inaccettabile e poi sono amico di Israele da sempre".
Nell'ora e un quarto di colloquio, non manca neppure una stangata al Pd sul caso Mps: "Il Pd, che poi è il partito comunista con tanti nomi diversi e gli stessi
uomini di allora, si è comportato come sempre nei confronti delle istituzioni che da lui dipendono, con un’identificazione dell’istituzione con il partito. È accaduto come in Unione sovietica quando il partito si identificava con lo Stato".
Un Berlusconi a tutto tondo che scherza con i due conduttori e si abbandona anche a un elogio di Crozza: "È bravissimò, complimenti! Attacca tutti e dice anche delle cose vere...".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.