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Berlusconi in campo su fisco e pensioni: "Ora dal governo uno sforzo in più"

Il leader azzurro assicura: "Daremo contributi concreti alla manovra"

Berlusconi in campo su fisco e pensioni: "Ora dal governo uno sforzo in più"

C'è ottimismo. E fiducia. Il gruppo parlamentare di Forza Italia si è riunito per discutere la manovra insieme con il presidente della Commissione bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori. L'impostazione generale è apprezzata. Ci sono miglioramenti che si possono ancora fare in sede di discussione parlamentare. Ed è lo stesso Berlusconi a spiegare dove puntare l'attenzione dell'aula di Montecitorio. Per il leader azzurro, intervenuto in videoconferenza alla riunione dei deputati, la manovra va bene per quanto riguarda la lotta al rincaro dell'energia. Si potrebbe, però, fare qualcosa in più sulla detassazione dei nuovi assunti (uno dei punti chiave della campagna elettorale di Forza Italia), così come si dovrebbero alzare le pensioni minime. Magari impegnandosi a un progressivo loro aumento nel corso della legislatura fino ad arrivare a quota mille euro.

"Forza Italia - assicura Berlusconi - darà un contributo concreto e qualificato alla scrittura di un testo che affronti l'emergenza più grave, quella del caro energia, ma che deve cominciare a disegnare l'Italia del futuro. Chiederemo alla maggioranza un impegno ulteriore sulla detassazione dei nuovi assunti, anche per offrire un lavoro a giovani che oggi vivono col reddito di cittadinanza, e per aumentare le pensioni più basse, gravemente erose dall'inflazione".

Già lunedì sera, nell'incontro con i capigruppo della maggioranza la Meloni aveva trovato un clima costruttivo e positivo sulla manovra. Già in quell'occasione i due rappresentanti di Forza Italia, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, avevano concordato alcuni interventi di correzione proprio sui punti segnalati ieri da Berlusconi: detassazione per i nuovi assunti e un aumento delle pensioni minime, venendo così incontro proprio alla richiesta della premier di limitare il numero degli emendamenti.

La posizione di Forza Italia all'interno della maggioranza di governo è strategica proprio al fine di portare avanti le battaglie liberali e garantiste che da sempre caratterizzano l'azione politica azzurra. Il capogruppo a Montecitorio, Cattaneo, intervenendo a Omnibus su La 7 nega che l'incontro Meloni-Calenda sia foriero di cambiamenti nell'assetto di governo.

E sarà proprio la manovra a dimostrare che l'impronta economica è quella stabilita con gli alleati già in campagna elettorale. "Meno tasse, a cominciare dalle partite Iva, meno burocrazia, con una pace fiscale che cancella tutto quello che è sotto i mille euro - spiega Cattaneo -. E sulle pensioni minime ci voleva Forza Italia e il presidente Berlusconi per aumentarle, con un inizio di percorso".

Cattaneo ha poi ribadito che Forza Italia vuole distinguersi "sulla concretezza delle iniziative di carattere economico, ma anche sulla politica internazionale e sulla giustizia, con iniziative tutte ispirate al garantismo: a cominciare dai sindaci, per liberarli da quella spada di Damocle dei reati contro la Pubblica amministrazione, che sono diventati incomprensibili e che li mettono a volte di fronte a responsabilità fuori dal mondo".

Un altro fronte sul quale Forza Italia potrebbe chiedere modifiche è quello che riguarda i crediti legati al Superbonus. "Il governo deve intervenire per evitare un collasso del mercato edile e per chiarificare il quadro normativo - aggiunge la deputata azzurra Erica Mazzetti -, rimuovendo ogni motivo di contenzioso dovuto a una incerta delimitazione della responsabilità.

Sebbene, infatti, l'attuale normativa limiti la responsabilità alle ipotesi di colpa grave o dolo, la responsabilità solidale è all'origine della paralisi del mercato, rendendo impossibile fruire del credito.
Bisogna insomma ridurre e circoscrivere gli obblighi altrimenti la mole di crediti fermi si abbatterà su tutto il mercato e le imprese della filiera"
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