È ancora polemica sulle parole di Silvio Berlusconi, che sabato, nel suo discorso durante la manifestazione del Pdl a Brescia, ha citato il caso di Enzo Tortora, ingiustamente condannato nel 1983 e poi scagionato da qualsiasi accusa. "Non mi sono affatto paragonato a Tortora", precisa il Cavaliere, "Ho solo ricordato, con commozione e con rispetto, un suo pensiero che può ben essere il pensiero di tutti coloro che stanno per essere sottoposti al giudizio di un giudice".
Contro l'ex premier si sono scagliati in questi giorni le figlie del conduttore, Gaia ("Mio padre era un’altra storia. Un’altra persona. Ognuno risponde alla sua coscienza", ha scritto su Twitter) e Silvia ("Non posso accettare questi paragoni, mio padre ha sempre rispettato i giudici, ha risposto alle loro domande e si è sempre presentato"). Per la compagna di Tortora, Francesca Scopelliti, poi, le dichiarazioni di Berlusconi hanno "il sapore della propaganda, della ricerca di una legittimazione". E non è mancato il commento di Roberto Saviano, secondo cui il Cavaliere "si palesa per quello che è: un uomo senza dignità", e di Marco Pannella, che ricorda come Tortora si dimise ("Che cosa avete in comune?", chiede).
Tutte parole che potevano essere risparmiate, secondo Berlusconi, che ribadisce di aver mai detto di essere come il conduttore televisivo: "Le figlie di Tortora, la compagna di Tortora, Marco Pannella, hanno perso una buona occasione per stare zitti e non fare brutta figura", tuona il Cavaliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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