Entro sabato liste e alleanze per le prossime elezioni dovranno essere presentate, ma da qui alla nomina del nuovo presidente del Consiglio ne potremmo avere di sorprese. Basti pensare che fin da ora Pier Luigi Bersani non esclude collaborazioni coi moderati, in particolare con quelli che vedono nell'Europa l'unica àncora per far crescere l'Italia. L'idea che possa alla fine allearsi con i centristi e con Monti non è così peregrina, anche se lo stesso segretario Pd, parlando a Otto e mezzo della "salita" in campo del premier, precisa: "Credo che per l’Italia non sia stata una buona notizia, devo essere sincero. Abbiamo nella testa due Monti, quello di un anno fa e quello di adesso e non so qualche possa piacere di più agli italiani. Comunque, è una scelta legittima e visto che si è messo in politica dovrà accettare qualche domanda. La prima è questa: noi vogliamo tutti essere europei, saldamente. Vorrei sapere in quale paese europeo, in quale democrazia del mondo, le forze politiche si organizzano attorno alle persone". Eppure i Prof non lo spaventa: "A questo centro che si forma chiedo solo chiarezza. Avversari non ne ho che non siano la destra. Mi rivolgo in modo amichevole ma non accetto cose che per me non sono accettabili", ha detto Bersani.
Intanto si riempiono le caselle per comporre le liste elettorali entro i termini. Ci sarà così anche Giampaolo Galli tra i candidati del Pd alle prossime elezioni politiche.
Il 61enne ex direttore generale di Confindustria si occupa, fin dagli studi universitari, di teoria del rischio e sistemi finanziari, di mercato monetario, di ricerche econometriche e di previsioni economiche. È stato responsabile della Direzione Internazionale del Servizio Studi della Banca d’Italia e ha rappresentato l’Italia in diversi organismi internazionali (Comitato Monetario dell’Unione Europea, Comitato di Politica economica dell’Ocse, Comitato dei Sostituti del G10). È stato inoltre capo economista di Confindustria, direttore generale dell’Ania e consulente della Commissione Affari Monetari e Finanziari del Parlamento Europeo.
La sua candidatura conferma l'impronta europeista promessa da Bersani.
"Ho accettato con convinzione la proposta di candidatura di Bersani perchè il Pd ha dimostrato serietà, pragmatismo e una grande attenzione per i problemi reali dell’economia e per le prospettive dell’industria manifatturiera che per me è, e deve rimanere in futuro, il pilastro dell’economia italiana e delle nostre esportazioni", sostiene Galli che aggiunge: "Ho molto apprezzato il sostegno leale che il Pd ha dato al governo Monti in un momento di assoluta emergenza nazionale, confermando ancora una volta che questo è un partito solidamente ancorato all’Europa e che sa mettere i problemi del Paese davanti agli interessi di parte".Soddisfatto anche il vicesegretario Enrico Letta, secondo cui la candidatura di Galli "conferma crescita e occupazione al centro della prossima legislatura".
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