Boccassini: "Ho ricevuto proiettili dopo l'affidamento di Berlusconi"

Sul doppio pedinamento: "Purtroppo c'è stato". E sul caso Ruby: "La procura mi aveva chiesto di affiancare il pm Sangermano"

Boccassini: "Ho ricevuto proiettili dopo l'affidamento di Berlusconi"

La faida alla procura di Milano annovera nuovi tasselli. Questa volta è Ilda Boccassini a fornire nuovi elementi. Nella sua audizione del 12 maggio scorso davanti al Csm, la toga ha confermato che, nell'ambito dell'inchiesta sull'Expo, c'è stato un doppio pedinamento la cui responsabilità sarebbe stata del collega Alfredo Robledo. "Effettivamente ci sono stati dei pedinamenti in cui dobbiamo ringraziare, appunto, che erano tutte e due forze della Guardia di finanza di Milano per cui diciamo che l’aliquota Guardia di finanza della polizia giudiziaria che lavorava con Gittardi e D’Alessio ha fatto tremila passi indietro appena visti i colleghi che erano sullo stesso posto e se ne sono andati". Boccassini ha spiegato che la vicenda è accaduta "in tempi recenti, quando le richieste di misura cautelare erano già state inoltrate all’ufficio del gip".

In merito all'inchiesta sul caso Ruby, il magistrato ha poi spiegato che "mi era stato chiesto dal procuratore di coadiuvare il pm Sangermano nell’interrogatorio del capo di gabinetto della Questura di Milano Ostuni. "Ovviamente - ha spiegato Boccassini a palazzo dei Marescialli - sempre in perfetto accordo con l’altro aggiunto, Forno, tant’è che in alcuni interrogatori o deposizioni ho affiancato io Antonio Sangermano, in altri è stato affiancato da Forno".

"Ho ricevuto gli ultimi proiettili, quando pochi giorni fa si sono decisi i servizi sociali al presidente Berlusconi", ha poi rivelato il pm di Milano Ilda Boccassini.

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