Boss mafiosi contro la Meloni. Lei risponde: "Nessun cedimento sul carcere duro"

Il primo replica agli avvertimenti: "Il 41 bis e l'ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili"

Boss mafiosi contro la Meloni. Lei risponde: "Nessun cedimento sul carcere duro"
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Nessun cedimento alla mafia: forte e chiaro il messaggio di Giorgia Meloni. Ieri Repubblica ha riportato le intercettazioni della polizia riguardanti l’indagine sul clan Uditore, con i boss della droga che se la sono presa con il primo ministro e il suo governo per non aver allentato il carcere duro dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Minacce e insulti che rappresentano un'indicazione positiva nella lotta alla criminalità organizzata, come confermato dalla stessa Meloni: "Un'ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta".

"Ho letto le intercettazioni pubblicate da La Repubblica, in cui alcuni boss si scagliano contro di me e il Governo italiano per non aver allentato il carcere duro ai mafiosi" le parole del primo ministro in un post pubblicato sui social: "Il nostro impegno nella lotta alla mafia è totale. Il 41 bis e l'ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili. Nessun cedimento alla criminalità organizzata finché saremo noi a governare l'Italia".

"Ora che hanno arrestato Messina Denaro lo potrebbero levare il 41 bis" le parole di Salvatore Inzerillo, storico trafficante di droga fra la Sicilia e gli Stati Uniti, riportate dal quotidiano capitolino. E ancora, l'attacco diretto alla Meloni firmato da Filippo Filiberto, pure lui con precedenti per traffico di droga: "Questa Meloni, minchia parla come una disonorata: 'Non si cambia niente'. Parla proprio come una disonorata fascista che non è altra… ma come si ci dà il voto ad una come questa". Questa la replica del sodale Inzerillo: "Stanno facendo tutto questo bordello, che più ne fanno e più non lo levano".

Nessun passo indietro, dunque, da parte dell'esecutivo. Il regime del 41 bis resta un caposaldo imprescindibile di questo governo nella lotta alla mafia, uno strumento di sicurezza fondamentale nella battaglia contro i clan. Sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi, la Meloni ha sempre difeso la legislazione antimafia e il 41bis in particolare, senza dimenticare il primo provvedimento varato in materia di giustizia, ossia la salvaguardia dell’ergastolo ostativo.

Così il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della commissione parlamentare antimafia: “Il governo Meloni, sin dai primi atti del suo insediamento, si è impegnato in materia di legalità e di contrasto alle mafie e oggi va dritto per la sua strada”.

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