Le intimidazioni e le botte ai sostenitori del Cavaliere, gli insulti e i fischi agli insulti agli esponenti del Pdl e, soprattutto, i cori e le contestazioni mentrre Silvio Berlusconi parlava al suo popolo. Con un blitz in piazza del Duomo i centri sociali, i militanti del Sel e qualche grillino hanno provato a vietare al centrodestra il diritto sacrosanto di manifestare a Brescia. Una violenza inaudita che ha contrapposto la piazza azzurra accorsa per sostenere il proprio leader e le facinorose schiere di antagonisti che hanno cercato lo scontro per far sospendere la mobilitazione del Pdl.
Nonostante gli episodi di violenza siano stati ripresi dalle telecamere delle televisioni nazionali, nessun esponente della sinistra parlamentare ha condannato l'assalto di ieri pomeriggio. Anzi, sono volate accuse al ministro dell'Interno Angelino Alfano e agli altri ministri accorsi a Brescia, rei di aver partecipato a una manifestazione di partito. Così, il Pdl si è trovato accerchiato dagli attacchi verbali del Pd e dalla violenta contro manifestazione organizzata dai centri sociali. Per il Coordinamento del Pdl sono, infatti, "sconcertanti e inconsistenti le polemiche" montate ad arte nelle ultime ore per attaccare strumentalmente sia Berlusconi sia Alfano. La presa di posizione dell'Associazione nazionale dei magistrati (Anm) è stato, infatti, un ulteriore schiaffo al centrodestra cui la sinistra avrebbe voluto negare il diritto a manifestare. "Chi attacca Alfano - ha replicato Fabrizio Cicchitto - tace invece sull’attacco squadrista alla manifestazione di Brescia da parte di centri sociali e dei grillini". E, dal momento che tra le fila dei facinorosi sfettavano numerose bandiere del Sel, il presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta ha invitato la presidente della Camere Laura Boldrini e il leader del Sel Nichi Vendola a prendere le distanze: "È grave e pericoloso il protrarsi del silenzio della terza autorità della Repubblica e del presidente di una Regione. Non può durare un secondo di più la vostra afasia, che equivarrebbe ad un osceno giustificazionismo della violenza politica e configurerebbe l’apologia reato".
In un clima sociale teso, una parola chiara di condanna e di sconfessione della criminale intolleranza, praticata sotto la copertura politica delle bandiere del Sel, sarebbe infatti un atto necessario. "In caso contrario - ha concluso Brunetta - è inevitabile pretendere le vostre dimissioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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