"Brutto segnale reintegrare i medici anti-vaccini"

Il deputato azzurro: "Non ho partecipato al voto sul dl Rave"

"Brutto segnale reintegrare i medici anti-vaccini"

Tredici deputati di Forza Italia non hanno partecipato al voto sul dl Rave. Il problema non è sulle misure di prevenzione dei raduni illegali ma in un articolo, il 7, che riguarda tutt'altro, cioè il reintegro dei medici no vax. Una misura non condivisa da molti azzurri che - senza mettere a rischio l'approvazione del decreto - hanno voluto dare un segnale a Fdi e Lega. Tra di loro c'è Nazario Pagano, presidente della commissione Affari costituzionali. «Mi sono sempre battuto per l'obbligo vaccinale, in particolare per i medici. Non potevo votare quella norma, sarebbe stato in antitesi con tutto quello che ho sempre detto. Un medico che non si vaccina certifica di non credere alla scienza», dice il deputato di Fi.

Andava prorogata la sospensione dei medici no vax?

«Sì, non farlo è un brutto segnale, soprattutto verso i tanti medici che hanno perso la vita, uccisi del virus. La mia non è una semplice opinione, è qualcosa che ho vissuto a casa. Mia moglie è uno di quei medici che hanno lottato in prima linea, per cercare di tenere in vita le persone che morivano come mosche. E tra loro anche molti medici. Serviva un segno di rispetto verso la loro memoria, rispetto che non ho invece verso quegli iscritti all'ordine dei medici che ritengono che la scienza sbagli».

Per lei è una posizione incompatibile con la professione medica.

«A mio avviso certamente sì. Un medico che non crede alla medicina non può esercitare la professione. Non mi farei mai curare da un no vax».

Non vanno più reintegrati?

«Ritengo che sarebbe giusto mantenere la sospensione fino a che non diano ampia dimostrazione di aver compreso di aver dato una valutazione sbagliata sui vaccini».

Quindi è anche contrario a «condonare» le multe ai no vax.

«Un altro segnale negativo, le sanzioni si pagano. Vede, c'è una simbologia dietro i provvedimenti politico-amministrativi a cui stare attenti. Si rischia di dare dei messaggi sbagliati ai cittadini».

Cioè che fare o non fare i vaccini sia indifferente.

«Specie se tutto questo arriva poche ore dopo l'informativa del ministro della Salute che avverte dei rischi di un nuovo allarme Covid».

Le sue perplessità sono ampiamente condivise nel suo partito.

«All'interno di Forza Italia siamo tutti quanti d'accordo. È ovvio siamo nella maggioranza, quindi portiamo i nostri voti ai provvedimenti della maggioranza, per lealtà. Io ho prima verificato che il mio non voto non sarebbe stato determinante, e l'ho condiviso con il mio capogruppo Cattaneo. Altrimenti lo avrei votato, mettendo però in chiaro le mie idee».

C'è un'area no vax dentro Fdi e Lega secondo lei?

«Ci sono senza dubbio delle sensibilità diverse. Forza Italia si è sempre distinta rispetto agli alleati per una posizione chiara e univoca, e mai smentita dal voto in Parlamento, sulla politica pro vaccino e a favore dell'obbligo. Lega e Fdi no».

Che reazioni ha avuto? «Sui social hanno già iniziato a insultarmi. Era già successo. Sono i no vax, tutto questo mondo antiscienza molto attivo sui social. Poi però quando si ammalano vanno dai medici e prendono le medicine...».

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