La prima mossa della congiura interna contro Silvio Berlusconi è riuscita. Alfano ha spaccato il Pdl. Un quarto con lui, tre quarti col Cavaliere. Ma il suo è un quarto che conta, perché è stato offerto su un piatto d'argento al presidente Napolitano e alla sinistra per assicurare vita al governo Letta. La crisi di governo è evitata, tutto il resto è caos. Al dunque, cioè ieri mattina, Berlusconi ha deciso di non schiacciare lui il bottone della deflagrazione del partito che ha fondato e guidato per quasi vent'anni. Annullando il precedente ordine, ha dato il via libera a tutti i suoi per votare la fiducia a Letta, evitando così la conta pubblica tra lealisti e traditori. C'è voluto tutto il suo coraggio per farlo, anche se la conta era già avvenuta nella notte. Una cinquantina tra deputati e senatori Pdl avevano infatti firmato un documento che sanciva la loro autonomia da Berlusconi e il voto di fiducia, a prescindere, per Letta.
Nelle prossime ore sapremo se il Pdl rimarrà ferito, acciaccato ma unito, o se il frutto del tradimento sarà un nuovo partito, come invocano Cicchitto (ieri con la bava alla bocca contro Berlusconi e applauditissimo dalla sinistra) e Formigoni (uno salvato dalla furia manettara della Procura di Milano dall'elezione a senatore voluta da Berlusconi). Il fatto che il Pd invochi la seconda soluzione e che Napolitano addirittura la pretenda è un'ulteriore prova che lo scopo finale del complotto non era salvare il governo, ma fare fuori Berlusconi e i berlusconiani.
Sinistra e Colle, con la stupida cecità degli scissionisti, stanno insomma puntando a una pulizia etnica per avere mani libere. Chi in questi vent'anni ha umiliato nell'urna i post comunisti, chi ha preteso di governare non in base a una presunta superiorità morale ma con i voti della gente, chi si è opposto allo scorrazzare nella politica di magistrati in malafede, deve insomma andare a casa, possibilmente per sempre. Nascondono l'obiettivo con la foglia di fico del partitino di Angelino, che loro hanno deciso essere l'unico degno e autorizzato a rappresentare chi in questo Paese non è di sinistra. È come se l'allenatore di una squadra decidesse la formazione degli avversari. Secondo voi chi vincerà il campionato? Inganno dopo inganno, il cerchio si stringe attorno a Berlusconi.
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