Caso Belsito, Maroni ai pm: "Hanno fregato il Senatùr" Mauro: "Mai preso un euro"

L'ex ministro: "Vogliamo la verità". Belsito attacca: "Molti altri sapevano". Rosi Mauro nega ogni addebito e ribadisce: "Non temo l'espulsione". Foto

Caso Belsito, Maroni ai pm: "Hanno fregato il Senatùr" Mauro: "Mai preso un euro"

"Non vogliamo nascondere nulla. Siamo qui per garantire una collaborazione piena e leale per l’accertamento della verità", assicura l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni. Ieri sera, al raduno dell'orgoglio leghista a Bergamo, la base leghista ha inveito contro l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, indagato per la mala gestione dei fondi del partito. Dal palco, Maroni ha assicurato che giovedì prossimo al consiglio federale della Lega si provvederà alla sua espulsione. Proprio per favorire le indagini su Belsito, l'ex ministro ha incontrato i vertici della procura milanese a cui sarà fornita tutta la documentazione necessaria a fare chiarezza. "Siamo pronti a essere parte civile, come Lega Nord, in un eventuale processo", ha spiegato Maroni.

Sono tempi bui per Francesco Belsito. L'ex tesoriere è accusato di appropriazione indebita e truffa aggravata. Ma lui non si scompone. "Parlare in questo momento non ha senso. Per tutti sono il diavolo. In questo momento mi tengo la croce e la porto. Nel frattempo preparo tutto quello che potrà essere utile alla mia difesa", dice Belsito in un'intervista al SecoloXIX. Ma una cosa la dice, Belsito. Ed è un'accusa che non passerà in sordina. "Io non ho mai fatto nulla da solo. In tanti nella Lega sapevano, avevano il controllo di tutti i miei atti". Insomma, l'ex tesoriere non ci sta a fare da parafulmine né tantomeno da capro espiatorio. Anche perché lui si considera "un buon amministratore" che non ha agito male né per "i fatti miei".

Nel frattempo le indagini degli inquirenti sulla gestione dei fondi della Lega Nord continua. Questa mattina l'ex ministro dell’Interno Roberto Maroni è arrivato in procura a Milano per incontrarsi con i pm che indagano sui soldi del Carroccio e sull'ex tesoriere Belsito. Maroni, che era accompagnato dal nuovo amministratore Stefano Stefani, ha illustrato ai magistrati i passi compiuti dal partito per fare chiarezza al proprio interno. Al termine dell’incontro con i vertici della procura di Milano, l'ex titolare del Viminale ha dato la disponibilità "a fornire" la documentazione che eventualmente verrà richiesta dalla magistratura. Dopo un breve incontro nell’anticamera del procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, Maroni si è recato nell’ufficio dell’aggiunto Alfredo Robledo probabilmente per valutare quali carte siano necessarie ai magistrati per proseguire le loro indagini.

A proposito della richiesta di documentazione è stato lo stesso Maroni, prima di infilarsi nella stanza del procuratore aggiunto, a spiegare che "ne discuteremo nel merito adesso, ci saranno delle richieste, immagino, di documentazione, e noi siamo assolutamente disponibili a fornire tutto ciò che la procura chiederà essendo anche nel nostro interesse accertare la verità ed eventuali responsabilità". A chi ha chiesto all’ex ministro se fosse qui su mandato del triumvirato, Maroni ha sorriso, e ha risposto: "Sono qui in rappresentanza della Lega con il nuovo tesoriere Stefani".

Infine, Maroni ha spiegato che la Lega ha dato l’incarico ieri all’Agenzia di revisione Pricewaterhouse di avviare immediatamente una verifica documentale sui conti della Lega e ha spiegato che "c'è la sensazione che qualcuno abbia approfittato della buona fede di Bossi per interessi personali".

Maroni ha ribadito che la Lega come partito "si ritiene parte offesa" e pronta eventualmente a costituirsi parte civile e "a prendere provvedimenti senza guardare in faccia a nessuno".

In serata al Tg1 Rosi Mauro ha respinto ogni accusa nei suoi confronti: "Non temo

l'espulsione, non ho nulla da temere. Per quanto mi riguarda i conti sono in regola. Non ho preso un euro né  dalla Lega né dal sindacato. Non ho mai usato un euro per fini personali, tanto meno per diplomi o lauree".

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