Il Cav lancia l'allarme: "L'aumento dell'Iva? Stangata sui consumi"

Berlusconi all'ufficio di presidenza del Pdl: "La situazione è drammatica. Le aziende pensano a delocalizzare e le famiglie fanno i conti con Imu, Irpef e costo della benzina"

Il Cav lancia l'allarme: "L'aumento dell'Iva? Stangata sui consumi"

"L’aumento dell’Iva dal 21 al 23% darà una stangata ai consumi". Intervenendo all’ufficio di presidenza del Pdl, l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tratteggia una situazione a tinte fosche: "La situazione è drammatica. Sono stato a cena con alcuni imprenditori e nessuno di loro ha dati positivi nelle sue aziende". La crisi economica non è ancora passata. E i nuovi balzelli introdotti dal governo Monti rischiano di dare il colpo finale alle imprese italiane. Secondo il Cavaliere, infatti, sono molte le aziende che stanno pensando di delocalizzare: "I beni di lusso sono cancellati e le famiglie fanno i conti con Imu, Irpef, costo della benzina e aumento dell’Iva".

Meno tasse e più riforme. È questa la linea tratteggiata da Berlusconi durante l'ufficio di presidenza del Pdl. "Sono necessarie importanti riforme, perché se non le facciamo non riusciremo ad avere un Paese moderno", ha spiegato il Cavaliere secondo il quale sono da mettere subito in cantiere la riforma dell’architettura dello Stato, la riforma della magistratura e la riforma del mercato del lavoro. "Dobbiamo garantire - ha spiegato Berlusconi - la governabilità al nostro Paese". È, invece, critica l’analisi che il Cavalier ha delineato delle politiche economiche dell’Unione europea spiegando che "la cura dell’Europa individuata per il nostro paese la conosciamo già e ha già determinato il disastro per la Grecia e ora lo comincia a determinare in Spagna". Per l'ex premier si tratta di "una politica di rigidità" che è stata anche "orientata dalla Merkel". Secondo il Cavaliere, infatti, l'Eurogruppo considera l’Italia un "paese malato" anche per "responsabilità della stampa che mai ci ha seguito nelle cose concrete fatte".

Durante l'ufficio di presidenza, Berlusconi ha invitato tutto il partito a mantenere un fronte comune sia in parlamento sia sul territorio. "Noi del Pdl - ha detto chiaramente l'ex premier - dobbiamo stare fortissimamente uniti". Berlusconi è, infatti, convinto che il suo governo, "forte della nostra maggioranza alla Camera e al Senato", non sarebbe caduto se non ci fosse stata la diaspora dei finiani.

Proprio per questo, l'ex presidente del Consiglio ha invitato il partito a superare le incompresioni per stare insieme: "Dobbiamo superare eventuali incomprensioni tra ex An ed ex Fi. Dobbiamo puntare ad essere il più grande partito di centrodestra italiano".

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