Per gli italiani prima di tutto c'è la famiglia. Si sapeva già ma arriva la conferma del Censis, con una ricerca realizzata nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il primo valore per il 65% degli italiani è il senso della famiglia, a seguire (25%) il gusto per la qualità della vita, al 21% la tradizione religiosa e al 20% l’amore per il bello.
Famiglia tradizionale e allargata
Tra il 2000 e il 2010 si registra un calo delle coppie coniugate con figli (-739.000), sono invece aumentate le coppie non sposate con figli (+274.000) e le famiglie con un solo genitore (+345.000). Considerando il periodo 1998-2009 sono aumentate le unioni libere (+541.000, arrivando in totale a 881.000) che, inclusi i figli, coinvolgono oltre 2,5 milioni di persone. Le famiglie "ricostituite", formate da persone con già un matrimonio alle spalle, sono diventate 1.070.000.
La qualità della vita
Per il 56% degli italiani il nostro è il Paese dove si vive meglio. Un altro dato interessante è questo: se in futuro avessero la possibilità di andarsene via due terzi dei cittadini (66%) non lo farebbero in nessun caso. La bellezza non è solo un valore positivo su cui crogiolarsi, può essere un motore di sviluppo: ne è convinto il 41% degli italiani, che pensa che le meraviglie del nostro Paese possano essere la molla che ci farà ripartire. Per il 70% degli italiani, invece, vivere in un posto bello aiuta a diventare persone migliori.
Italiani meno consumisti
Forse sarà colpa della crisi: il 57% degli italiani pensa che, al di là di problemi di reddito, nella propria famiglia il desiderio di consumare è meno sentito rispetto a qualche anno fa. Il 51% degli intervistati crede che nella propria famiglia si potrebbe consumare meno tagliando eccessi e sprechi; il 45% pensa che si dovrebbe conservare quello che si ha invece che desiderare di avere sempre di più (29%). La quota degli italiani che dice di volere consumare meno sale a oltre il 61% nel Nordovest d’Italia, oltre il 55% al Centro. E sono soprattutto i giovani a dichiararsi meno consumisti.
Due terzi dei cittadini è credente
L'82% degli italiani è convinta dell'esistenza di una sfera trascendente o spirituale che va oltre la realtà materiale. Di questi il 66% si dichiara credente e il 16% lo pensa anche se non si dichiara osservante. Due terzi degli italiani di fatto non entrano mai nei luoghi di culto, e solo un terzo vi si reca una o più volte alla settimana per le funzioni religiose.
No a più poteri al governo
Dare più poteri all'esecutivo? Per oltre il 70%
degli italiani non ha senso, visto che la complessità dei problemi non consente a una persona sola di risolverli e visto che è fondamentale fare pesare di più il punto di vista dei cittadini rispetto a quello dei politici.
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