Napoli - Ma chi è quell'immigrato clandestino che assomiglia come una goccia d'acqua a Giggino? Sì, è proprio lui: il sindaco di Napoli! Travestito da senegalese nell'atto di essere identificato da un solerte poliziotto (di colore) con tanto di impronte digitali, Luigi de Magistris (nella foto) ha posato per il calendario promosso dal Centro ascolto disagiati (nato da un'idea del consigliere di municipalità Pino De Stasio) dedicato ai senza fissa dimora e ai clochard. Il book fotografico della fascia tricolore si arricchisce così di un altro imperdibile scatto d'autore. Quello d'esordio, pochi giorni dopo l'insediamento, ancora circola sui social network ed è gettonatissimo. Il neo primo cittadino venne ritratto mentre, sorridente, stringeva in pugno una grossa busta di immondizia all'interno di un aristocratico salone della Casa comunale. Un modo simpatico (secondo lui) per invitare i napoletani alla differenziata. Peccato, però, che l'istanza di collaborazione sia caduta nel vuoto, visto che la città è ancora inchiodata al 18 per cento.
Sulla stessa falsariga, qualche tempo dopo, Giggino si fece ritrarre alla guida di un compattatore dell'azienda di igiene urbana mentre cercava di innestare la marcia. Poi arrivarono gli scatti alla Patch Adams, con tanto di naso rosso in una corsia d'ospedale e camice bianco d'ordinanza, e quello che mandò letteralmente in tilt il web con centinaia di condivisioni e commenti.
Mancavano pochi giorni al secondo «Gay pride» in città e sul profilo Facebook comparve una istantanea del sindaco in bianco e nero, assiso tutto serioso nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo San Giacomo. L'unico dettaglio a colori erano i due vistosissimi orecchini rossi che, con calcolata nonchalance, sfoggiava Giggino 'o fotomodello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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