- Che meraviglia l’Italia. Il Pd è capofila contro l’Autonomia differenziata della Lega e lo fa in nome dell’unità d’Italia e dell’importanza di non spaccare il Paese. Bene. Poi accade che occorra votare il presidente dell’Anci e il centrosinistra del Nord e quello del Sud finiscono per prendersi a metaforici cazzotti. Chi rivendica la guida meridionale, chi - come Sala - sostiene che debba essere il Nord ad avere la poltrona. E tanti saluti alla coerenza.
- "Perché non vendiamo auto elettriche in Italia? Perché costano troppo. Dobbiamo renderle accessibili con incentivi e sussidi”. Così l'Ad di Stellantis Carlo Tavares in audizione oggi a Montecitorio, sottolineando che "per sostenere la domanda in Italia servono notevoli iniezioni di incentivi sennò non ce la facciamo”. Provo a riassumervela: l’Ue impone l’elettrico a tutti i costi, le case automobilistiche devono sostenere costi di produzione del 40% superiori alle endotermiche, gli automobilisti non le vogliono anche perché (tra le altre magagne) hanno un prezzo eccessivo e quindi qual è la soluzione? Far pagare questa immensa follia a tutti i contribuenti, iniettando denaro pubblico sul settore elettrico. Andate a farvi fottere.
- Ecco, non possiamo farci niente. Ci tocca tornare sulla performance canora di Elly Schlein, salita insieme a J-Ax sul palco del Forum di Assago per rappare e forse un po’ choccare l’ala più vecchio stampo del suo Pd. Oggi era atteso il commento che ne avrebbe fatto Repubblica, lo stesso giornale che anni fa massacrò Matteo Salvini. Ne abbiamo già parlato, potete andare a cercare su questa pagina il commento. Il neo direttore di Repubblica affida l’analisi a Concetto Vecchio il quale riesce a sorprenderci ben oltre ogni aspettativa. Secondo Rep, lo stesso giornale che si “vergognava” e si “indignava” di fronte a Salvini a torso nudo in spiaggia che giocava a fare il dj, va in un brodo di giuggiole per Elly che “cerca una connessione più profonda con il Paese reale”, che gioca a calcio, guarda Ballando con le Stelle e intona Annalisa al Pride per ricordarci “che non di solo Palazzo vive una dirigente politica”. Siete seri? Siete seri o ci prendete per i fondelli? Perché se Schlein si presta ad un concerto rap è fighissimo, cerca la connessione col popolo ed esce lodevolmente dalla stanza dei bottoni, mentre se lo fa Salvini è un puzzone che dovrebbe rispettare lo standing istituzionale di un leader politico? Qui siamo oltre il doppiopesismo e forse stavolta siamo noi a dover provare un minimo di imbarazzo. Ma per la categoria dei commentatori. La Stampa ha avuto almeno la decenza di ignorare la vicenda.
- Nulla da ridire contro il generale Teo Luzi che chiede una nuova legge sulla cittadinanza. Però abbiamo fucilato mediatamente Roberto Vannacci per aver espresso posizioni politiche con la divisa addosso e invece con il generale dei Carabinieri nessuno ha sollevato nemmeno un ditino. Ha diritto Luzi, come lo aveva Vannacci, di esprimersi come crede, sia chiaro, anche se riteniamo che i militari in servizio potrebbero astenersi dal farlo pubblicamente. Però se uno l’abbiamo redarguito, allora anche l’altro va criticato. Anche se le sue idee sono meno sovraniste di quelle di Vannacci.
- Veramente toccante la lettera scritta da Sammy Basso - il ragazzo affetto da una grave malattia e morto di recente - letta durante il suo funerale. “Voglio che sappiate che ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, da semplice uomo. (...) La malattia ha segnato profondamente la mia esistenza, ma era una parte piccolissima della mia vita. Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, ma solo una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà ma pur sempre splendida. Pur sempre fantastica. Né premio, né condanna. Ma solo un dono che mi è stato fatto da Dio”. Un inno alla vita. Da brividi.
- Greta Thunberg a Milano passa dalla lotta al cambiamento climatico alla difesa della Palestina. Se è pure vegana, mi arrendo.
- Piero Marrazzo è un giornalista. Dunque sa bene che notizia è quando “un uomo morde un cane”, non viceversa. Quindi sì è vero: se lo avessero beccato ad andare con prostitute donna, forse avrebbe fatto meno scandalo rispetto al transessuale. Ma è una banale questione di notiziabilità. Resta il fatto che il risultato, da un punto di vista politico, non sarebbe cambiato: trans o meno, Bersani e Franceschini avrebbero chiesto la sua testa lo stesso per quella “debolezza privata” in cui si rifugiava a bordo dell’auto di servizio.
- Su una cosa Spalletti ha ragione: non è vero che nel calcio si
gioca troppo, basta guardare l’Nba per capirlo. Il problema è che le società non sono in grado di gestire, anche per problemi di costi, rose adeguate ad affrontare due campionati (Champions League e campionato nazionale).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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