Dopo 27 mesi scanditi da una cinquantina di udienze, il collegio della quarta sezione del tribunale di Milano, formato dai giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D’Elia e dal presidente Giulia Turri, ha condannato in primo grado l’ex premier Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per i reati di concussione per costrizione e prostituzione minorile e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici "nonché in stato di interdizione legale durante l’espiazione della pena". Il Movimento 5 Stelle è subito andato all'attacco invitando il parlamento a "prendere sul serio" la questione dell’interdizione dai pubblici uffici.
Commentando la condanna in primo grado a sette anni nel processo Ruby, il capogruppo alla Camera del M5S Riccardo Nuti è subito tornato alla carica tentando il colpo di mano per riuscire a estromettere il Cavaliere dal parlamento con l'aiuto della sinistra. "C’è chi parla di sentenza incredibile, in un Paese normale non avrebbe nulla di stupefacente - ha tuonato l'esponente pentastellato - dico che bisogna prendere seriamente la questione dell’interdizione dai pubblici uffici e rispettare un principio di precauzione". Alle "accuse" di sentenza politica, Nuti replica spiegando che si tratta di "un percorso normale della giustizia che non è di parte". "L’elezione di un presidente della Giunta delle elezioni che non è del Movimento 5 Stelle, favorevole all’ineleggibiltà - ha poi concluso - non è questo un utilizzo politico a proprio vantaggio?". A Palazzo Madama I Cinque Stelle sono fermamente intenzionati ad andare avanti con la richiesta di ineleggibilità sulla quale sarà chiamata a decidere la giunta delle Elezioni e delle Immunità parlamentari. "Lo abbiamo detto e lo ripetiamo - ha twittato l'ex capogruppo Vito Crimi - Berlusconi è ineleggibile".
Mentre il movimento fondato da Beppe Grillo perde un altro pezzo con Adriano Zaccaagnini che passa al Misto della Camera, la linea degli stellati resta quella di andare avanti a testa bassa. Non essendo riusciti a far fuori Berlusconi democraticamente alle elezioni politiche, i Cinque Stelle tentano il colpo di mano dell'ineleggibilità. Nicola Morra, portavoce del gruppo M5S al Senato, ha invitato Berlusconi a rispettare e a trarre "le dovute conseguenze" risparmiando "al Paese inutili barricate". Morra ha, quindi, confermiamo che, aldilà della sentenza odierna, il M5S porrà il tema dell'ineleggibilità di Berlusconi a partire dal prossimo 9 luglio. Anche Alessandro Di Battista ha sparato ad alzo zero: "Berlusconi? Deve andare in galera.
Che deve fare per andare in galera? Ammazzare una vechietta per la strada?". E, in un'intervista su SkyTg24, ha lanciato un "pizzino" al Pd: "Prenda una decisione se vuole dimostrare di essere degno". E la sinistra già si frega le mani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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