Si allarga il caso delle violenze in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno. Dopo la denuncia della studentessa belga, che si è fatta portavoce anche per gli altri 5 amici che erano con lei nel capoluogo lombardo per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, stanno emergendo nuove vittime. Un caso riguarderebbe una sudamericana, da identificare, una coppia di inglesi, una donna italiana che era col compagno e poi ci sarebbe anche un'altra italiana che sarebbe pronta a denunciare. Che ci fossero altre persone aggredite quella notte, oltre agli studenti, era emerso già dagli ambienti investigativi, che però non avevano fornito dettagli e specifiche. La procura indaga in tutto per ora su 5 casi.
Se ne sono emersi 5, è possibile che nei prossimi giorni o nelle prossime ore anche altri potrebbero prendere coraggio e raccontare un'esperienza simile. In piazza del Duomo la notte del 31 dicembre c'erano circa 20mila persone, di cui una minima parte italiani. La maggior parte erano stranieri e residenti di prima generazione. Piazza del Duomo ormai da anni ha abdicato per Capodanno: nessun evento, nessun concerto, nessun appuntamento gratuito per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Ciò fa sì che nel cuore della città si riversino soprattutto quelli che, in una notte così particolare, vogliono far baldoria. Gli studenti belgi, per mezzo della loro portavoce Laura, hanno raccontato di essere stati accerchiati da decine di persone, circa 30 o 40, che hanno infilato loro le mani ovunque nelle parti intime, sia sopra gli abiti che sotto alle ragazze che avevano l'abito o la gonna.
Proprio per la dinamica raccontata dalla giovane belga e per i precedenti, a Milano così come in altre città europee, ora la procura di Milano ipotizza che possa essersi trattato del rituale islamico della "taharrush gamea", ossia le violenza di gruppo in pubblico. SI tratta di una pratica che viene svolta in gruppi molto nutriti di uomini, che accerchiano una donna e la molestano, fino ad arrivare allo stupro. La violenza può durare da pochi minuti fino a diverse ore e durante tutto questo tempo la donna rimane in balia di queste persone, completamente incapace di reagire e di difendersi. Episodi simili si erano già verificati nel capoluogo lombardo nel 2022, quando si contarono 10 denunce da parte di altrettante donne molestate, ma anche in quel caso l'ipotesi è che le vittime furono molto più numerose.
"Questo fenomeno, nato nei paesi islamici e che poi si è diffuso purtroppo anche in Europa a partire dal Capodanno di Colonia del 2015, prevede molestie sessuali di massa nei confronti delle donne. È veramente preoccupante che Milano, dopo le testimonianze terribili delle ragazze abusate nel 2022, sia diventata, di nuovo, preda di queste violenze inaccettabili", ha dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, che è stata la prima in Italia a far emergere la denuncia degli studenti belgi.
"Ieri il sindaco Sala non ha voluto, colpevolmente, commentare ma è evidente che nella nostra città è vergognoso sottovalutare questa visione della donna, da abusare, sottomettere, trattare come oggetti. Una visione che si diffonde in molte comunità islamiche e che va, con forza, denunciata e stroncata. Milano non merita di avere questa fama negativa in tutta Europa", ha concluso l'onorevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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