Confindustria approva Letta: "Governo di qualità, ora pensiamo al rilancio"

Gli industriali plaudono alle scelte del premier. Bersani: "Freschezza e Solidità". Berlusconi: "Da noi nessun paletto per fare in fretta"

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi

Tante le parole di approvazione per il governo Letta, a partire da Confindustria, che "apprezza la rapidità con la quale il presidente incaricato Enrico Letta ha composto un governo di qualità, formato da rappresentanti che sapranno per le loro diverse caratteristiche dare un’ impronta concreta al futuro dell’Italia". Gli industriali chiedono ora "misure per rilancio del Paese e crescita delle imprese"e danno "la propria disponibilità a collaborare per trovare le soluzioni più rapide e efficaci".

Apprezzati soprattutto i volti giovani dei ministri: "Nel necessario compromesso della squadra c’è freschezza e c’è solidità", commenta Pier Luigi Bersani, mentre Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato, sostiene: "Forte di una significativa e vasta esperienza, il presidente Letta accompagnerà il Paese su un percorso di riforme istituzionali ed economiche necessarie a sostenere la crescita, non solo attraverso il rigore conosciuto negli ultimi tempi ma garantendo giustizia sociale e avviando politiche sociali efficaci".

Un esecutivo nato in pochi giorni, dopo i 60 giorni di stallo dalle elezioni. "Abbiamo trattato per formazione del governo senza porre alcun paletto, sena impuntarci su nulla eslcudendo persone che fossero ministri in precedenti governi", ha detto Silvio Berlusconi, "Così abbiamo contribuito a fare un governo in poco tempo".

"Ci sembra un governo equilibrato, innovativo, composto da persone serie e con un ampia presenza di donne, che rappresenta davvero una novità positiva. La scelta poi di Enrico Giovannini come ministro del Lavoro è una buona notizia", aggiunge poi il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, "Ma ora servono i fatti. Le famiglie italiane sono stremate. Ci sono troppi lavoratori disoccupati, tante persone che rischiano il lavoro, migliaia di aziende che crollano".

Scettica invece la Lega Nord: "Bene il ricambio generazionale e Alfano all’Interno, ma alcuni ministri c’entrano davvero poco con l’incarico ricevuto", ha detto Roberto Maroni. "La lista dei ministri presentata da Enrico Letta non cambia il nostro giudizio negativo sul profilo e sulla natura politica del nuovo governo: le larghe intese", aggiunge il capogruppo di Sel al Senato Loredana De Petris, ribadendo che la posizione del partito di "avversità al governissimo" resta "immutata".

"Berlusconi, con questo governo, si è assicurato l’impunità e il Paese è stato condannato. È un vergognoso inciucio. Per la Casta è l’ultimo valzer", tuona invece Antonio Di Pietro, mentre per Beppe Grillo "con il governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba".

"Un governo di segno marcatamente conservatore, frutto di un’inaudita intesa del Partito Democratico con la peggiore destra di Europa nel segno della continuità con le politiche liberiste che hanno portato l’Italia al disastro e i ceti popolari alla fame e con una politica estera con tutta evidenza dettata dai circoli più conservatori degli Stati Uniti d’America. Vedremo ora in Parlamento quanti voteranno a favore di un Esecutivo che presenta tra gli altri il segretario del partito di Berlusconi", aggiunge Oliviero Diliberto del Pdci.

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