La Corte costituzionale potrebbe dare ragione a Giorgio Napolitano e ammettere il conflitto sollevato dal Capo dello Stato circa le intercettazioni che lo coinvolgerebbero nella presunta trattativa Stato-mafia.
La decisione sarà presa solo tra qualche giorno, ma il sì sembra ormai certo perché, secondo gli esperti di diritto, il ricorso si basa su presupposti "fondati". Il Presidente della Repubblica, infatti, è indubbiamente un "potere dello Stato", così come il pubblico ministero in quanto titolare dell’attività di indagine finalizzata all’esercizio obbligatorio dell’azione penale.
Inoltre
l’articolo 90 della Costituzione e alcune leggi correlate sono chiari circa le prerogative del Capo dello Stato, l’ampiezza della sua immunità e le procedure da seguire in caso di intercettazione "indiretta" delle sue telefonate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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