La luna di miele tra gli italiani e il governo guidato da Giorgia Meloni non è finita. Anzi, si fa sempre più forte. Altro che delusione da parte degli elettori e lontananza dalle priorità del Paese: il centrodestra continua a crescere e aumenta il vantaggio sugli avversari. I partiti che sostengono l'esecutivo incassano ancora maggiori intenzioni di voto da parte degli italiani, che premiano l'operato dei primi mesi supportando le formazioni politiche della maggioranza.
Per le opposizioni invece la storia è sempre la stessa: perdono terreno e non riescono a invertire la tendenza del declino. Eppure questa mattina Il Fatto Quotidiano apre con un interrogativo: "Finita la luna di miele?". Assolutamente no: lo stop allo sconto sulle accise non ha intaccato negativamente il governo. Non a caso dall'ultimo sondaggio di Termometro Politico (riportato da La Repubblica) emerge un quadro chiarissimo. La narrativa anti-Meloni è ancora una volta smentita dai fatti.
Il centrodestra sale, il M5S perde voti
La fotografia scattata dalla rilevazione mette in evidenza la crescita di Fratelli d'Italia, che rispetto alla fine di dicembre sale dello 0,1% e si porta al 28,8%. Ben distanziato, di oltre 11 punti percentuali, il Movimento 5 Stelle: i grillini lasciano per strada lo 0,2% dei consensi e scendono al 17,5%. Invece il Partito democratico resta stabile al 16,3%, mettendo un tampone momentaneo all'emorragia di voti in seguito alla disfatta delle elezioni di domenica 25 settembre.
Arrivano buone notizie per la Lega, che in poche settimane cresce dello 0,2% e sale all'8,6%. Situazione opposta per il Terzo Polo, ormai distante dal Carroccio: l'asse tra Azione e Italia Viva perde lo 0,3% e di conseguenza cala all'8%. Forza Italia attraversa un momento di forma che fa incassare agli azzurri lo 0,3% portandoli al 7,1%.
Nella parte finale si trovano i partiti che possono contare su minori preferenze di voto: Verdi-Sinistra italiana al 3,2% (-0,1%), +Europa di Emma Bonino al 2,5% (+0,1%), Italexit con Gianluigi Paragone invariato al 2,4%, Unione Popolare all'1,5% (-0,2%) e Italia sovrana all'1,4% (-0,1%). Il peso degli altri partiti ammonta al 2,7%, in aumento dello 0,2%.
Le opposizioni calano
Non è di certo una novità che il centrodestra rappresenti la coalizione politica con maggiore consenso: l'asse formato da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia può vantare un buon 44,5%, in crescita dello 0,6% rispetto al sondaggio risalente al 29 dicembre 2022. Il centrosinistra resta nella palude: il fronte di Partito democratico, Verdi-Sinistra italiana e +Europa non va oltre il 21,9% e resta lontanissimo dal centrodestra (che ha un vantaggio di ben 22,6 punti percentuali).
In sostanza il fronte delle opposizioni scivola. La somma delle intenzioni di voto per Movimento 5 Stelle, Pd, Terzo Polo, Verdi-Si e +Europa si ferma al 47,5%, mentre a fine 2022 era del 48%. Il calo dello 0,5% dei partiti al di fuori della maggioranza, in un paio di settimane, mette in mostra una storia ben precisa: gli elettori continuano a schierarsi dalla parte del governo, costretto a fare i conti con le macerie lasciate negli anni precedenti dai partiti dell'opposizione che infatti vengono bocciati dagli italiani.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da
b) Estensione territoriale: nazionale;
c) Totale contatti: 3.700 interviste raccolte;
d) Interviste effettuate nel periodo 10-12 gennaio 2023 con metodo cawi;
e) Il sondaggio è disponibile qui.
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