Dalle accuse su Facebook ai giudici: Di Cataldo indagato per procurato abortoI referti medici provano l'interruzione di gravidanza

Massimo Di Cataldo è indagato dalla Procura di Roma per procurato aborto nei confronti della ex compagna, Anna Laura Millacci. Della quale, a quanto si apprende, gli investigatori hanno acquisito la documentazione medica, che attesta l'avvenuto aborto. I magistrati stanno procedendo nelle loro indagini d'ufficio, dal momento che una formale denuncia da parte della visual artist ed ex compagna, da 13 anni, del cantante, ancora non c'è. «Non l'ho denunciato per mia figlia Rosalù, voglio che cresca con un padre», aveva detto Millacci per spiegare la mancata denuncia alle forze dell'ordine.
La donna aveva invece scelto una strada diversa, scatenando accese polemiche con lo stesso Di Cataldo e tra gli utenti dei social network: la sua accusa l'aveva lanciata su Facebook, con una serie di fotografie che ritraevano lei con il volto insanguinato e un grumo di sangue. Che, aveva scritto, era appunto il feto abortito dopo le percosse subìte. Due giorni dopo quelle fotografie sono state rimosse dalla pagina Facebook. La Millacci aveva nel frattempo spiegato la sua scelta con la sua volontà di «far aprire gli occhi» a chi non le credeva, compresi i suoi genitori e diversi amici. L'artista visuale aveva anche affermato di non essersi resa conto che quelle fotografie sarebbero state visibili a tutti.
Alla base della violenza, l'ultima di «cinque o sei nel corso di tredici anni di convivenza», aveva dichiarato la donna, ci sarebbe stata soprattutto la gelosia di Di Cataldo, acuita dall'imminente apertura della galleria d'arte di lei. «Mi diceva che di artista in casa ce n'era già uno», aveva detto Millacci in un'intervista a La Repubblica.

Il cantante, vincitore anni fa di un Sanremo giovani e il cui ultimo disco arriverà tra qualche settimana sugli scaffali dei negozi, ha respinto tutte le accuse, spiegando che si tratta di «una messa in scena di una persona ambiziosa e scellerata» e parlando di una storia intensa ma ormai giunta al capolinea.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica