Decadenza, Silvio Berlusconi: "La sinistra ha fatto autogol, la partita non è ancora finita"

Il Cavaliere all'attacco dopo il golpe della Giunta del Senato: "Gli italiani hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perchè mi considerano l’ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere". Colombe a Grasso: "Non ascolti il parere della Giunta"

Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli
Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli

Amareggiato ma non "posseduto dall'ira". E' un Berlusconi combattivo e pronto al contrattacco quello che emerge dall'intevista rilasciata a Bruno Vespa per il suo nuovo libro "Sale, zucchero e caffè" in uscita il 7 novembre. Il giorno dopo la decisione della Giunta del Senato che impone il voto palese sulla sua decadenza il Cavaliere rilancia: "Mi pare tutto chiaro. Come dice una vecchia canzone di De Gregori, Non c’è niente da capire. L’atteggiamento della sinistra, e non solo, è ormai sotto gli occhi di chiunque abbia anche soltanto un minimo di onestà intellettuale. Ma hanno commesso un autogol; gli italiani hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perchè mi considerano l’ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere".

Un autogol, dunque. Ma la partita, secondo l'ex premier, non è ancora finita: "E' ben lontana dal fischio finale perché la sentenza che mi ha condannato è fondata su delle falsità e sarà ribaltata molto presto. Ho solo un'altra osservazione da fare. Troppi giornali hanno titolato l'ira di Berlusconì. Io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato ma l'ira proprio non mi ha mai posseduto".

538em;">Ventidue senatori del Popolo della Libertà, vicini alla posizione di Angelino Alfano, hanno chiesto al presidente del Senato, Pietro Grasso, di non ascoltare il parere espresso dalla Giunta per il regolamento, che ha deciso per il voto palese sulla questione della decadenza del Cavaliere.

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