Democrazia, difficile ma indispensabile

Nemmeno a me piace la democrazia ove ne contemplo limiti e difetti nonché storture

Democrazia, difficile ma indispensabile
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Caro Feltri,
non mi piace la democrazia che, già come stato di fatto, stimola contrasti, per le differenze intollerabili. Vendette per le inferiorità percepite. Si fornisce scadente servizio a chi si invidia, differenze per diversità di censo, estraneità con chi si sente migliore, talvolta solo per complessi insiti da propria debolezza. La democrazia asseconda ovunque l'aggressività per i diritti opposti. Ed è conato inutile quanto dannoso. Vediamo anche l'aspetto più nocivo ma più decantato del sistema: l'opposizione. È il contrasto gratuito che nei fatti non ha mai dimostrato alcun vantaggio e peggiora sempre ogni iniziativa, modificata per inutili accordi e pacificazioni. Così ogni progetto paga tributo alla discordia.
Gb Oneto

Caro Gb,
nemmeno a me piace la democrazia ove ne contemplo limiti e difetti nonché storture di cui sono colpevoli non soltanto coloro che amministrano la cosa pubblica ma anche e soprattutto i cittadini elettori e sovrani. Tuttavia, riconosco che essa è il minore dei mali, quantunque non costituisca il sommo dei beni. Voglio assecondarti. Bene, eliminiamo quindi quella opposizione che tu definisci «nociva», ovvero deleteria. Facciamo sì che tutti abbiano poco o nulla e che nessuno possegga più dell'altro o degli altri, al fine di abbattere quel sentimento di invidia - ammesso che ci si riesca - che, a tuo giudizio, genera malessere e infelicità, sebbene io ritenga semmai il contrario, ovvero che sia la frustrazione personale a produrre invidia e non il contrario. Ad ogni modo, mettiamo al bando questo confronto con il prossimo, che pure stimola a fare di più e a superare innanzitutto se stessi. Consentiamo che uno solo decida per tutti e che chiunque sia disposto ad accettarlo, affinché non sorgano contrasti di alcun tipo e non si pianifichi e non si discuta e non si negozi accordo alcuno. Quale sarebbe il risultato di tutte queste operazioni che tu auspichi? Te lo sei chiesto? Ogni diritto e ogni libertà sarebbero negati. L'essere umano diventerebbe numero e schiavo, persino bestia. Si imporrebbe un potere totalitario volto all'appiattimento generale.

Le differenze, le quali non rappresentano un danno, sarebbero vietate e le persone sarebbero condannate ad essere tutte uguali, una massa informe e scolorita di anime in pena a cui è proibito di essere ciò che sono, ossia la libertà di essere se stessi, contribuendo, ciascuno in base alle proprie potenzialità, ai propri talenti e al proprio ingegno, al progresso collettivo, che non è possibile laddove si soffochi la suprema libertà insita nella democrazia: quella di espressione.

Preferisco una democrazia imperfetta piuttosto che un perfetto dispotismo.

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