Divieto di fumo, avvio farsa: meno di una multa al giorno

Dal primo gennaio solo 16 sanzioni comminate: la metà per non aver rispettato la distanza dagli altri

Divieto di fumo, avvio farsa: meno di una multa al giorno
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Sono 16 le multe per il mancato rispetto del divieto di fumo all'aperto date dalla polizia locale dall'inizio dell'anno in città: meno di una al giorno. Dal primo gennaio infatti è entrato in vigore il divieto di fumare all'aperto, anche in strada e ai tavolini dei bar, nei dehors, a meno che non si rispetti la distanza di dieci metri dalle altre persone. Un divieto che ha scatenato molte polemiche politiche.

Ora arrivano i dati sulle contravvenzioni. Delle 16 multe totali fatte dai vigili, otto sono state comminate dagli agenti proprio per il mancato rispetto della distanza di dieci metri dalle altre persone, quattro multe sono state date perché i cittadini hanno acceso la sigaretta a una fermata dei mezzi pubblici, altri quattro verbali perché il divieto di fumo non è stato rispettato in un'area giochi dedicate ai bambini. L'avvio del divieto e delle relative sanzioni dunque è stato piuttosto soft. «Il divieto di fumo - ha spiegato il Comune - riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig)». Lo scopo della regola introdotta da Palazzo Marino: «Un provvedimento che ha l'obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell'aria della città, a tutela della salute dei cittadini», oltre che di proteggere i milanesi dai danni del fumo passivo.

Contro il provvedimento aveva protestato gran parte del centrodestra. «È tutta propaganda - ha commentato Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia -. Il regolamento che vieta il fumo nei luoghi pubblici, nei parchi cittadini e alle fermate c'è già ma i controlli sono a zero. Circa 17 anni fa smisi di fumare, sono sempre stato contro il fumo passivo. Sono però convinto che i ghisa abbiano compiti molto più gravosi che fare le sentinelle antifumo». Così invece Luca Bernardo, capogruppo di Forza Italia e primario di pediatria al Fatebenefratelli: «Valuto positivamente questo progetto. Fra l'altro già presente in altre metropoli nel mondo.

Ci tengo a ricordare che fu il ministro e collega Sirchia a introdurre l'ottima linea di non fumare nei locali al chiuso. Da allora lo dico da medico: serve educare. Da politico invece mi sembra negativo che questa sinistra pensi solo o a vietare o a multare».

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