Inaccettabile. Per riassumere in una parola le critiche delle pidiellina Micaela Biancofiore all'imitazione di Francesca Pascale, fatta da Virginia Raffaele a Quelli che... basterebbe questa parola. La deputata del Popolo della libertà - intervistata da KlausCondicio - difende la ragazza, e contesta duramente il lavoro della comica, che a detta sua è "offensivo verso una donna per bene", che è arrivata grazie alla "gavetta".
La Biancofiore prosegue e contesta alla Raffaele anche un'imitazione che offende "tutti i napoletani", inchiodandoli "a stereotipi di sguaiatezza inaccettabili". E una mancanza di equilibrio, nell'impersonificare la Pascale, ma non per esempio "la moglie di Bersani o il compagno di Vendola".
"Una pessima prova di comicità", insomma. Che andrebbe in qualche modo tenuta sotto controllo. La Biancofiore auspica un intervento da parte della vigilanza Rai. Le fa eco Daniela Santanché, che rimarca come l'imitazione della Raffaele "non fa onore alle donne". Ma non se ne stupisce: "Ci siamo abituati a essere presi di mira sono decenni ormai che ciò avviene e ci abbiamo fatto il callo".
538em;">"Dobbiamo emanciparci dalla sindrome dell'ape regina", conclude la Santanché, perché "le donne che bersagliano le altre donne, non sono solidali hanno lo sguardo rivolto al passato non al futuro dove il concetto di solidarietà si è ormai affermato".
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