Da sinistra lo avevano deriso, arrivando addirittura ad additarlo come "analfabeta". Di fronte a quella sesquipedale sciocchezza, Giuseppe Valditara ha giustamente reagito. E così ha replicato all'ennesimo tentativo di delegittimazione, stroncandolo. In un post pubblicato sulla piattaforma X, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha risposto per le rime a quanti lo avevano accusato di aver scritto un messaggio "sgrammaticato" sui social, dimostrando che in realtà non era così.
"In questi giorni, partendo da un mio tweet, si è manifestata la tipica consuetudine della sinistra di delegittimare la persona anziché affrontare la realtà", ha scritto Valditara, prendendosela in particolare con quanti si erano improvvisati esperti di linguistica pur di fargli le pulci. "Alcuni 'intellettuali' si sono consumati in 'dotte' analisi contenutistiche senza considerare che il mio tweet andava letto insieme con quello precedente che così recitava: 'L'inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sé la disgregazione e il caos'"., ha argomentato il ministro.
1. In questi giorni, partendo da un mio tweet, si è manifestata la tipica consuetudine della sinistra di delegittimare la persona anziché affrontare la realtà.
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) April 3, 2024
2. Alcuni "intellettuali" si sono consumati in "dotte" analisi contenutistiche senza considerare che il mio tweet…
"Si spiega dunque il senso del successivo: 'Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino...'", ha aggiunto, rimproverando quindi i suoi critici di essersi concentrati solo su una parte del suo testo: quella che aveva probabilmente la sola pecca di contenere una frase piuttosto prolissa (ma comunque corretta nella forma). "Quanto ai presunti errori grammaticali, premesso che si tratta di un tweet, allego qui il parere di due noti linguisti, non simpatizzanti per la mia parte politica, che ritengono appropriate le espressioni utilizzate", ha continuato Valditara, che certo non ha un curriculum da persona poco acculturata: il ministro è infatti un riconosciuto giurista ed è stato docente ordinario di diritto romano e diritti dell'antichità presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.
Così, Valditara ha allegato le disamine di Massimo Arcangeli, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università degli Studi di Cagliari, e di Giovanni Gobber, professore ordinario di Glottologia e linguistica, Università Cattolica del Sacro Cuore. Entrambi hanno riconosciuto che il post del ministro fosse corretto, anche nel passaggio più contestato dai suoi detrattori. Zittiti dunque i (presunti) sapentoni di sinistra che, sui social e pure in tv, si davano di gomito per mettere alla berlina un esponente del governo Meloni.
"Risponderò con i fatti concreti a critiche pretestuose. L'interesse dei giovani italiani ed immigrati viene prima delle battute di mistificatori e polemisti di professione", ha concluso Valditara sui social.
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