È Valerio Valenti il commissario per l’emergenza migranti. Attuale capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno è stato nominato attraverso un'ordinanza a firma del capo della Protezioni Civile, Fabrizio Curcio. Valenti sarà commissario per lo stato di emergenza per i migranti nelle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano. All’elenco mancano le quattro regioni guidate dal centrosinistra che hanno deciso di spaccare l’Italia: Toscana, Campania, Emilia Romagna e Puglia - non hanno dato l'intesa all’ordinanza.
Compito del nuovo commissario è coordinare le attività volte all'ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati, e a coordinare l'attività per l'accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l'alloggio, il vestiario, l'assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale. Ma Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, da parte di vettori appositamente individuati, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e strutture. Il commissario per realizzare questi obiettivi può agire anche in deroga ad una serie di norme, viene previsto nel documento.
Al commissario è attribuito il compito di potenziare la capacità operativa per la gestione dell'accoglienza dei migranti in conseguenza dell'eccezionale afflusso in ingresso "sul territorio nazionale" che "sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza" gestito dal Viminale con particolare riferimento all'hotspot di Lampedusa, alle strutture di primissima accoglienza e al sistema Sai. "Per l'efficace esercizio delle funzioni commissariali fino al termine dello stato di emergenza", secondo quanto prevede l'ordinanza, il commissario delegato "si avvale, inoltre, di una struttura di supporto" composta da un massimo di 15 "unità di personale già in servizio presso il ministero dell'interno", e "da un contingente massimo di sette unità di personale assunte" per lo svolgimento di "prestazioni lavorative con contratto a termine". Il commissario delegato è autorizzato a riconoscere al personale, fino al termine dello stato di emergenza, un'indennità mensile pari al 25 per cento della retribuzione mensile di posizione prevista dai rispettivi ordinamenti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto". Inoltre il Commissario delegato è autorizzato ad avvalersi, ai fini del supporto tecnico-giuridico e amministrativo-contabile di tre esperti, compreso un magistrato amministrativo, un magistrato contabile e un procuratore o avvocato dello Stato il cui compenso "è determinato" entro il limite massimo individuale complessivo di 5000 euro lordi". Dovrà inoltre individuare le migliori soluzioni "per assicurare la realizzazione di un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo", dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e le strutture di accoglienza". Per il trasporto dei migranti il Commissario è autorizzato ad avvalersi "delle strutture, dei mezzi e delle risorse umane delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine".
A commentare la decisione delle regioni di sinistra di spaccare il Paese il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Appare davvero singolare che quattro Regioni, tutte governate dalla sinistra, non stiano definendo le intese con il governo nazionale per l'applicazione dello stato di emergenza per l'immigrazione. Sottraendosi a queste procedure, le Regioni mettono in difficoltà sia le persone che sbarcano e che hanno bisogno dell'aiuto della Protezione Civile e di altre strutture nazionali, sia le amministrazioni comunali dei loro territori che si vedono private di un adeguato supporto".
Secondo Maurizio Gasparri da un lato ci si lamenta di un mancato aiuto, della carenza dei mezzi, poi per ragioni di pregiudiziale politica le regioni Emilia-Romagna, Puglia, Campania e Toscana non vogliono dar seguito a una procedura che serve proprio a soccorrere in maniera più adeguata gli stranieri che arrivano in Italia e le amministrazioni comunali che giustamente chiedono un sostegno dello Stato, non potendo disporre autonomamente di risorse economiche e di mezzi tecnici adeguati. "Sinceramente - conclude Gasparri -sorprende che il pregiudizio politico prevalga sull'interesse dei territori e sul ricorso a procedure migliori con l'intervento della Protezione Civile e di istituzioni nazionali".
Mentre sempre dall'opposizione il deputato di Italia Viva Ettore Rosato si congratula con il governo per la nomina e augura buon lavoro al prefetto Valerio Valenti "Persona di gran buon senso ed equilibrio - scrive Rosato su Twitter - che gli serviranno tutti per gestire con sensibilità difficili equilibri e tanta sofferenza e speranze”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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