Immagini forti, toni allarmati, accostamenti a effetto. Taglia e cuci da sartoria. E ancora: inquietanti suggestioni, allusioni, deduzioni soggettive. Un video mette in discussione e smonta, passo dopo passo, l'inchiesta "Gioventù meloniana", realizzata da Fanpage e fatta passare come un grande scoop in grado di far tremare Fratelli d'Italia. Su Youtube, il canale indipendente VisualRevolver, dedicato ai temi della cultura visiva e dell'attualità, ha analizzato il video in questione da un punto di vista strettamente comunicativo, cercando di evidenziarne gli aspetti più controversi e meno convincenti. Il materiale al riguardo non è mancato: in un concentrato di nove minuti, infatti, sono state passate in rassegna le strategie mediatiche e registiche di quello che viene definito criticamente un lavoro "manipolatorio e propagandistico".
Il controcanto all'inchiesta di Fanpage parte innanzitutto con alcune osservazioni sul montaggio, che sin dall'inizio accosta cori goliardici e saluti fascisti, sovrapponendoli a immagini e frasi di Giorgia Meloni, provenienti però da tutt'altro contesto. La sequenza sembra suggerire un'approvazione di quelle gesta da parte della leader di Fratelli d'Italia, sebbene non via sia appunto una correlazione tra le due cose. Il filmato, poi, riprende di nascosto alcuni giovani che intonano una canzone: il ritrovo viene introdotto dalla voce guida con parole allarmate. In realtà il brano scandito dai militanti non è altro che "Avanti ragazzi di Buda", scritto nell'ottobre 1966 dall'autore tv Pier Francesco Pingitore, il papà del Bagalino, in occasione del decimo anniversario della rivoluzione ungherese del 1956. "Sebbene appartenga al repertorio delle destre, non ha alcun messaggio eversivo ma celebra la lotta del popolo ungherese contro i sovietici", ricordano quelli di VisualRevolver.
"Tutto è studiato per elevare un climax ansiogeno nello spettatore", commenta il canale web indipendente in riferimento ai primi frame dell'inchiesta. Fanpage, di seguito, si infiltra in un altro concerto di musica identitaria, presentato però come un ritrovo di estremisti. Viene poi registrata la presenza, nello stesso edificio, di alcuni parlamentari di Fratelli d'Italia che si salutano stringendosi l'avambraccio: sai che scandalo. Sempre con le telecamere nascoste, la testata registra alcuni slogan di derivazione fascista pronunciati da qualche ragazzo, senza però soffermarsi sul tono canzonatorio e goliardico che sembra emergere da quelle esclamazioni. Anche le frasi in apparenza più forti, infatti, sono sempre accompagnate da risate che dovrebbero quantomeno far dubitare della loro reale serietà.
Fanpage, però, non adombra nemmeno l'ipotesi che si tratti di un cazzeggio (magari di pessimo gusto e per nulla condivisibile, ma pur sempre tale) e diversamente calca la mano. Peraltro, nell'inchiesta non vengono mai mostrati i volti dei militanti e anche questa - secondo VisualRevolver - sarebbe anch'essa una strategia comunicativa ben precisa. "Impedendo di vedere i volti, lo spettatore riempie la mancanza con immagini pregiudiziali e tenderà a immaginare questi ragazzi con un'idea stereotipata", spiegano. Viene poi ricordato che in un partito sono i discorsi pubblici ad avere valore e non le frasi pronunciate da singole persone in contesti tutt'altro che ufficiali. "Puntare l'attenzione sui discorsi privati di singoli membri, presentandoli come la vera sostanza, è quindi un atto di malafede, perché espone la visione di un singolo non mediata come collettiva", contestano gli analisti, facendo notare come - nei filmati - siano gli stessi giovani militanti a lamentarsi per questo modus operandi.
L'inchiesta mette poi nel mirino Flaminia Pace, ex dirigente di Gioventù nazionale dimessasi proprio nei giorni scorsi, anche a partire da alcune sue affermazioni sui fondi percepiti dal movimento. "Dal prossimo anno avremo un altro tipo di entrata che ci deriverà dal servizio civile", dice la ragazza, spiegando che ai volontari verrà probabilmente chiesto di devolvere una parte dei 500 euro percepiti in forma di donazione. Anche qui, nessuno scandalo: oltre a non essere illegale, la trovata è tutta teorica in quanto pensata in prospettiva ma non attuata. Ma è ancora sulle frasi goliardiche e sugli slogan nostalgici che VisualRevolver si sofferma: "Il confine tra battuta e serietà, in un contesto di questo tipo, è molto labile, soprattutto quando ci si trova in situazione informali. L'impostazione registica del video però rende tutto molto serio e minaccioso, in questo modo lo spettatore fatica a riconoscere il contesto e viene così portato a prendere seriamente ogni parola e a scandalizzarsi per delle battute sul duce o sull'aborto, come se fossero delle confessioni".
La ciliegina sulla torta è rappresentata da un video in cui Roberto Saviano "spiega", con toni oltremodo allarmati, come l'intera inchiesta dovrebbe essere interpretata. "Tutti dovremmo essere in ansia, perché la democrazia la stanno progressivamente la stanno manipolando, compromettendo", afferma lo scrittore.
Ma la costruzione dell'inchiesta, alla luce delle osservazioni critiche proposte, vacilla proprio a partire dalla tesi di fondo, facendo apparire il presunto scoop come un'operazione mediatica assemblata con sapienza ma nel complesso davvero poco convincente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.