"Espellere gli stranieri criminali". Bufera sul cartello elettorale di Stf in Alto Adige

Il manifesto di Süd-Tiroler Freiheit, contro la crescente violenza straniera, ritrae una mano che impugna un coltello. Dure polemiche da Anpi, M5S e Pd

"Espellere gli stranieri criminali". Bufera sul cartello elettorale di Stf in Alto Adige
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Nelle ultime ore ha fatto molto discutere il cartello elettorale targato Süd-Tiroler Freiheit. A poco più di tre settimane dalle elezioni provinciali, che sono state fissate per il 22 ottobre, per le strade di Bolzano e nelle località altoatesine non passano inosservati i manifesti contenente uno slogan forte e impattante: "Espellere gli stranieri criminali". Una sorta di motto con tanto di foto che ritrae una mano che impugna un coltello. Il tutto ha scatenato la bufera politica locale, provocando la dura reazione da parte dell'Anpi Alto Adige Südtirol.

Stf di recente ha scritto sui propri canali social che la libertà dell'Alto Adige reagisce alla crescente violenza straniera con una campagna di manifesti. A tal proposito ha citato esempi di omicidi, stupri, lesioni fisiche gravi e rapine; una serie di nuove aggressioni che "avvengono quasi ogni settimana" e per cui gli stranieri sono stati additati come "quasi sempre i carnefici". Ecco perché il movimento ha puntato l'attenzione sul problema, ponendo l'accento sull'importanza di individuare ed espellere i criminali stranieri. Da qui la decisione di rendere consapevolmente visibile la questione con una campagna di manifesti.

A mostrarsi fortemente indignata è stata l'Anpi Alto Adige Südtirol, secondo cui i manifesti rappresentano l'espressione di una "odiosa e pericolosa xenofobia illegale". L'Associazione nazionale partigiani d'Italia del posto ha chiesto di rimuovere il prima possibile i cartelli elettorali che stanno creando polemiche, accusati di non essere una lecita opinione democratica ma un vero e proprio incitamento all'odio, all'intolleranza e alla discriminazione.

L'Anpi Alto Adige Südtirol ha annunciato l'intenzione di presentare una denuncia alla magistratura, bollando come "odiosi" i manifesti e senza rinunciare a una bordata politica al veleno: "Sono l'ultimo frutto avvelenato di politiche inaccettabili e irresponsabili sulle migrazioni che, come nei tempi più bui della storia europea, puntano a condizionare la politica, le istituzioni, le campagne elettorali, l'orientamento delle cittadine e dei cittadini mettendo in pericolo la convivenza e la vita civile attraverso la diffusione di odio e paura".

Si sono registrate dure prese di posizione anche dai partiti. Il Movimento 5 Stelle ritiene che una mossa del genere sia stata dettata dall'urgenza di visibilità di Süd-Tiroler Freiheit: "Quando sei ad un passo dallo scomparire dalla realtà politica locale, dopo che hai strumentalizzato l'autodeterminazione del Sudtirol, l'odio verso gli italiani e verso gli stranieri, ti giochi il tutto per tutto". Il Partito democratico ha ricordato l'esistenza delle norme che vietano la discriminazione in tutte le sue forme: "Chiediamo che vengano fatte valere senza esitazione".

Sullo sfondo è stato chiesto a gran voce l'intervento del Commissario del governo.

Non si tratta del primo slogan a forte impatto da parte di Stf. Nel passato aveva innescato altrettanto clamore il manifesto che ritraeva una scopa di saggina che spazzava via il Tricolore italiano, lasciando di fatto solamente il bianco e il rosso della bandiera tirolese.

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