Europee, Elly Schlein travolge Giuseppe Conte

Niente sorpasso. Anzi, il M5S ora è dietro al Pd di ben 15 punti percentuali di differenza

Europee, Elly Schlein travolge Giuseppe Conte
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Ci sono ben 15 punti percentuali di differenza tra Pd e M5S eppure, solo fino a qualche mese fa, si parla di un sorpasso della formazione di Giuseppe Conte nei confronti del partito di Elly Schlein. I Cinquestelle, probabilmente, riusciranno a mala pena di sfiorare il 10%, mentre i piddini veleggiano verso il 25%.

Il sogno dell’ex premier di conquistare lo scettro di primo partito della coalizione di centrosinistra e di tornare presto a Palazzo Chigi si infrange davanti all’evidenza dei risultati che arrivavano nel corso della nottata. Sicuramente a penalizzare il M5S è stata la scarsa affluenza nel Sud-Italia, ma altrettanto certamente Conte non si aspettava un risultato così deludente. “Potevamo fare di meglio", ha detto il leader pentastellato nel corso della conferenza stampa notturna. "Faremo una riflessione interna sulle ragioni del risultato che non è quello che ci aspettavamo, ma assicuro che i nostri europarlamentari saranno assolutamente coerenti rispetto agli impegni annunciati in campagna elettorale", ha aggiunto Conte. Quella di ieri è una sconfitta pesante perché alle Politiche di due anni fa la distanza tra Pd e M5S era di soli 4 punti percentuali, adesso la distanza è all’incirca pari ai 15 punti percentuali. Forza Italia potrebbe persino sorpassare i grillini, ma il dato più importante è che ora Conte, se vorrà ancora contare davvero, dovrà scendere a patti col Pd e non viceversa. E così, se fino a ieri era restio a costruire un’alleanza organica col Pd, oggi ha decisamente cambiato registro: "Il dialogo con le forze progressiste non dipende da un appuntamento elettorale, in ogni caso – ammette con amarezza - sarà sempre più intenso man mano che dovremo assumerci la responsabilità di offrire l'alternativa a questo governo".

La Schlein, dal canto suo, invece, parla di “risultato straordinario” anche se di straordinario c’è solo un travaso di voti dal M5S al Pd. I democratici, infatti, non rubano voti al centrodestra o ai centristi. Le forze di governo, infatti, sono cresciute del 3%, mentre i centristi di Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno fatto harakiri presentandosi divisi. Anche se la segretaria dei dem rivendica con un certo orgoglio che il Pd è il partito “cresce di più dalle politiche” e che la distanza da FdI si sta restringendo, le urne mettono in luce un altro dato. Tanto più il Pd sale, tanto più i Cinquestelle scendono. Il M5S, che storicamente è sempre andato malissimo alle Europee, ha perso ben 5/6 punti percentuali rispetto alle Politiche del 2022 passando dal 15% al 9/10% di questo fine settimana. Schlein, archiviate le Europee, dovrà creare le condizioni per dar vita a una coalizione alternativa a quella attualmente al governo in Italia. E, per riuscirci, non sarà sufficiente rubare i voti ai propri alleati così com’è avvenuto in questa tornata elettorale. "Il voto delle forze di opposizione supera quello delle forze di maggioranza al Governo: continueremo a essere testardamente unitari e a sentire da questa sera la responsabilità ancora più forte a costruire l'alternativa", ha detto la segretaria del Pd, partito che è passato dal 19 al 24, 5.

Giacca rossa e voce che tradisce l'emozione. Elly Schein si presenta poco prima delle 2 nella sala stampa del Nazareno. Arriva accolta dagli applausi dei dirigenti Pd, accanto a lei Stefano Bonaccini, i capigruppo di Camera e Senato, i membri della segreteria. "E' un risultato straordinario", esordisce la segretaria mentre le ultime proiezione danno il Pd al 24,5%. Oltre 5 punti sopra il risultato delle politiche del 2022, sopra il 22,8 di Nicola Zingaretti nelle ultime europee del 2019 quando ancora Matteo Renzi e Carlo Calenda facevano parte del Pd. Cresce il Pd e cresce anche Fdi in una polarizzazione, nonostante il mancato confronto tv, che lascia indietro i secondi rispetto alle due leader Giorgia Meloni e Elly Schlein. Ma se Meloni una coalizione ce l'ha, Schlein deve costruirla e a questa "responsabilità" guarda già da stasera la segretaria del Pd che, con il tonfo dei 5 Stelle, è nettamente il primo partito nel campo delle opposizioni.

Schlein apre la sua dichiarazione con un ringraziamento agli elettori: "Un grande ringraziamento a tutte le persone che ci hanno dato fiducia a chi ce l'ha ridata, a chi per prima volta ha votato per noi. Se le proiezioni saranno confermate -sottolinea- è un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da FdI si accorcia"

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