"In Europa votarono sì". Commissione Covid, l'incoerenza di Pd e 5s

Per Pd e 5s "ciò che va bene a Bruxelles, a Roma è un sopruso". L'affondo di Italia Viva, che ricorda ai due partiti di aver votato un'analoga Commissione Covid in Europa, contrariamente a quanto fatto in Senato

"In Europa votarono sì". Commissione Covid, l'incoerenza di Pd e 5s
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In Europa sì, in Italia no. Definire contraddittoria la posizione della sinistra sulla Commissione Covid è riduttivo: quella dimostrata dai progressisti nostrani sull'argomento, infatti, sembra una vera e propria incoerenza politica. Ieri il Senato ha dato il via libera al ddl per l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza coronavirus, ma con il voto contrario di Pd, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. "Vogliono usare la commissione come una clava per meri motivi politici", hanno lamentato i dem, mentre i grillini hanno affidato le loro rimostranze al loro leader Giuseppe Conte, già premier durante il periodo pandemico.

Nell'ambito delle reazioni politiche alla Commissione Covid, però, qualcuno ha fatto notare la marchiana contraddizione di Pd e 5s, che in Europa si erano diversamente espressi a favore di una simile risoluzione. A evidenziare lo schizofrenico dettaglio politico è stato in particolare l'eurodeputato di Italia Viva, Nicola Danti. "Ciò che va bene a Bruxelles, a Roma è un sopruso. Incomprensibile la decisione di M5s e Pd di votare si ad una commissione sul Covid, peraltro proposta proprio dai socialisti, nel marzo del 2022, al Parlamento Europeo e più di un anno dopo, fare fuoco e fiamme su un'analoga iniziativa del Parlamento italiano", ha attaccato il vicepresidente.

Il riferimento dell'eurodeputato era alla "Commissione speciale sulla pandemia di Covid-19" istituita dal Parlamento Ue per valutare gli impatti dell'emergenza sanitaria e tracciare raccomandazioni per il futuro. In quel caso - come ricordato da Danti - Pd e 5s non avevano avuto nulla da eccepire. Rispetto alla risoluzione votata al Senato, invece, i toni utilizzati dai due partiti sono cambiati. "La verità è che coloro che vogliono la commissione d'inchiesta sul Covid sono gli stessi che allora pensavano che novax e complottisti fossero dalla parte giusta della storia", ha attaccato il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, ricevendo una netta smentita da Forza Italia.

"Nessuno provi a usare la Commissione di inchiesta sul Covid in modo strumentale contro quella che è stata la svolta che ci ha permesso di uscire dal tunnel e di sopravvivere. Forza Italia non mette e non metterà mai in discussione la scienza e la decisione di rendere obbligatori i vaccini", ha infatti replicato a distanza a presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli.

E da Italia Viva, oltre al graffio di Matteo Renzi, è arrivata anche l'ulteriore stoccata a chi aveva contestato la Commissione: "La trasparenza a casa nostra infastidisce Giuseppe Conte e l'alleanza giallorossa? La drammatica stagione pandemica in Italia è insindacabile? Il M5S nasconde qualcosa?".

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