Europee, il generale Vannacci sfiderà Ilaria Salis e Cecilia Strada?

Continua il pressing della Lega per la candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni Europee. Matteo Salvini avanza l'ipotesi di uno confronto tra lui e Ilaria Salis

Europee, il generale Vannacci sfiderà Ilaria Salis e Cecilia Strada?
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Ilaria Salis, Cecilia Strada e Roberto Vannacci. Alle prossime elezioni Europee, nel collegio Nord-Ovest, potrebbe consumarsi una sfida a tre del tutto inedita. Per ora siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma in politica non bisogna mai dare nulla per scontato.

Poco dopo l’ufficializzazione della candidatura della professoressa italiana detenuta in Ungheria da parte dei leader dell’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, Matteo Salvini ha espresso subito il proprio desiderio:“Quanto mi piacerebbe – ha scritto su Instagram - un confronto sul futuro dell'Italia e dell'Europa tra Ilaria Salis e il generale Roberto Vannacci, se dovesse accettare la candidatura con la Lega". Concetto ribadito anche stamattina: “Spero che il generale Vannacci accetti di essere candidato con noi della Lega perché – ha ribadito il leader della Lega - mi piacerebbe un confronto tra un uomo che ha portato ordine, sicurezza e onore italiano in giro per il mondo e Ilaria Salis". E sempre questa mattina il generale, autore del bestseller "Il mondo al contrario", parlando all’Adnkronos si è detto subito disponibile: "In linea di principio non ho problemi a confrontarmi con nessuno". Poi ha aggiunto:“Bisogna poi capire su quali argomenti si vuole fare questo confronto televisivo".

Al momento il generale non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura, che desta qualche preoccupazione in casa Lega, però non è escluso che possa misurarsi con Ilaria Salis e Cecilia Strada. Vannacci è nativo di La Spezia e una sua eventuale candidatura nel Nord avrebbe una ragion d’essere. Inoltre, sebbene sia lui sia la Salis siano personaggi molto noti, che senso avrebbe un confronto televisivo tra due candidati che corrono in due circoscrizioni differenti? Determinati confronti, tendenzialmente, si fanno solo tra i leader di partito. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare.

Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha detto chiaramente che non voterà mai per il generale: “Se Vannacci sarà candidato nella mia circoscrizione non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio". Il suo collegio è quello del Nord-Ovest. Insomma, tre indizi non fanno una prova, ma quale miglior opportunità per Salvini di risalire la china nei sondaggi se non quella di candidare il generale contro la Salis e la figlia del fondatore di Emergency? In un contesto in cui il partito di Bonelli e Fratoianni cerca in tutti i modi rubare voti al Pd con candidature come quella di Ignazio Marino e di Mimmo Lucano, e approfitta delle titubanze dei dem per schierare anche la Salis, ecco che la Lega potrebbe giocarsi la "carta Vannacci". Le resistenze dei leghisti della prima ora spingono Salvini a schierare il generale nella circoscrizione del Centro-Italia, ma lì potrebbero scendere in campo sia Giorgia Meloni sia Elly Schlein e questo forse sarebbe un motivo più che sufficiente per cambiare circoscrizione. Un Vannacci stretto tra due fuochi, Salis e Strada, alzerebbe il livello dello scontro politico e potrebbe mobilitare una parte importante dell’elettorato leghista.

In attesa di conferme arriva la replica della deputata Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi e Sinistra) che attacca Salvini: "Sarebbe bene - dice - che qualcuno lo informasse che Ilaria Salis da oltre 13 mesi è detenuta, pur non essendo stata condannata, in un carcere ungherese e che quindi non può partecipare a nessun confronto". La deputata rossoverde sottolinea, inoltre, che la Salis non può dialogare con nessuno tranne che con "gli insetti che infestano la sua branda e gli agenti che le hanno negato gli assorbenti quando aveva il ciclo".

E, poi, conclude attaccando Salvini che, a detta sua, sembra non capire le "implicazioni giuridiche e umanitarie" ​del caso Salis dato che "continua a fare battute e a pronunciare assurdità: ormai legittimamente dubitiamo della sua lucidità".

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