Ilaria Salis avrebbe detto no al Partito democratico ma avrebbe accettato di candidarsi alle prossime elezioni europee con Avs. Questa è l'esclusiva rilanciata questa mattina da Il Foglio, che dà per certo l'inserimento dell'insegnante, ora detenuta in Ungheria, come capolista nel nord ovest. Nel silenzio assoluto, le procedure burocratiche sono state avviate nei giorni precedenti e oggi dovrebbero giungere a compimento: il corpo diplomatico autenticherà la firma per l'accettazione della candidatura. La candidatura non è altro che un tentativo di aggirare la legge ungherese, in modo tale da ottenere per Salis l'immunità parlamentare in caso di elezione per uscire dal carcere di Budapest.
L'insegnante è accusata di aver partecipato a un assalto armato a Budapest contro alcuni esponenti di estrema destra mettendone in pericolo la vita. Quando è stata fermata dalla polizia, Salis aveva con sé un manganello che, secondo la difesa, era solo per difesa personale, e avrebbe avuto anche un biglietto da visita di un avvocato, lo stesso che difende la "banda del martello". Che la candidatura di Salis sia stata volutamente tenuta sotto traccia per evitare clamore e intoppi è dimostrato dal fatto che proprio nella giornata di ieri Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, parte di Avs, ha smentito categoricamente che ci fossero manovre per portarla a Bruxelles.
"Leggo su Il Foglio di un 'Piano Fratoianni' per la candidatura di Ilaria Salis nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra. Non esiste nessun piano Fratoianni. Eviterei che su una persona nelle condizioni in cui si trova Ilaria Salis si scatenasse un surreale dibattito mediatico che non l'aiuta certamente. Avs annuncia le sue candidature in modo trasparente senza bisogno di costruire improbabili piani segreti", si legge nella nota diramata ieri. Eppure, gli "improbabili piani segreti" evidentemente ci sono stati e Avs non ha agito in modo così trasparente come a Fratoianni piace pensare. "Smentisco", è il commento di Bonelli.
Qualche ora dopo, però, insieme a Fratoianni ha confermato la candidatura: "Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente idiritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee". Hanno poi aggiunto: "L'idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l'Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l'inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri".
Dopo aver portato in parlamento Aboubakar Saoumahoro, scaricato in tempo record per l'indagine che riguarda i suoi familiari, Bonelli e Fratoianni ci riprovano con Salis a Bruxelles. Il tentativo di forzare il sistema giudiziario di un Paese tramite immunità parlamentare è eticamente sconveniente ma, oltretutto, non è nemmeno sicuro che, se eletta, Salis possa goderne. Prima di tutto, Avs dovrà superare lo sbarramento al 4%, impresa non semplice visto che alle ultime elezioni il gruppo si è fermato al 3.6% e non era ancora scoppiato il caso Soumahoro.
Forse, dalle parti di Avs sperano di "usare" la vicenda Salis per recuperare qualche voto ma se non dovessero riuscire a superare lo sbarramento avrebbero causato solo un danno ulteriore all'insegnante, dopo aver portato in politica il suo procedimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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