Falsi green pass? Ora l'assessore del partito di Speranza tace su Madame

L'assessore Gotor (Articolo Uno) si rifugia nel silenzio sul caso Madame. Centrodestra all'attacco: "Speranza era duro coi cittadini, ma adesso la sinistra fa esibire chi ha trovato strade non legali per non vaccinarsi"

Falsi green pass? Ora l'assessore del partito di Speranza tace su Madame

C'era un'epoca in cui la sinistra italiana sposava la linea dura e intransigente contro il Covid-19. Da una parte si immolava a favore dei vaccini e del green pass; dall'altra si scagliava duramente contro i no-vax. La lotta spietata messa in atto nel corso della pandemia ha lasciato spazio al forte imbarazzo per il "caso Madame". Che fine ha fatto la posizione rigorosa di Articolo Uno? La situazione è curiosa: c'è un assessore, del partito di Roberto Speranza, che tace sulla partecipazione al concerto di Capodanno della cantante che sarebbe indagata per falso green pass.

L'assessore tace sul caso Madame

L'uomo in questione è Miguel Gotor. Svolge l'incarico di assessore alla Cultura a Roma e, come si legge sul sito di Articolo Uno, fa parte della Direzione Nazionale. L'ex senatore del Partito democratico - contattato questa mattina da ilGiornale.it - non ha ancora risposto e non ha preso posizione in merito, rifugiandosi in un silenzio che la dice lunga.

Il segretario nazionale di Articolo Uno è Roberto Speranza, ex ministro della Salute che si è distinto per la sua fermezza e rigidità contro il Coronavirus. Le decisioni assunte dal governo di cui faceva parte (dalle limitazioni personali all'obbligo vaccinale) non fanno rima con l'atteggiamento del comune di Roma in relazione al "caso Madame".

Francesca Calearo il 31 dicembre prenderà parte all'evento RomeRestarts23, ma la sua presenza ha creato un certo disagio nella sinistra romana. La cantante sarebbe indagata e dunque al momento innocente in attesa di una ipotetica condanna, ma si teme che la vicenda possa comunque provocare un danno di immagine.

A oggi non sono previsti cambiamenti nel cast artistico. Dunque Madame canterà al Circo Massimo perché, è la motivazione che viene fatta filtrare, non vi è "alcuna certezza circa un comportamento illecito". Ma il caso politico resta, così come la forte soggezione. Infatti Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio e candidato del centrosinistra alle elezioni regionali, si dice "esterrefatto" e mostra perplessità: "Auspico che almeno dal palco lanci un messaggio di fiducia nella scienza e nei vaccini".

Il solito doppiopesismo

Il classico doppiopesismo della sinistra non è passato di certo inosservato. Secondo Marco Di Stefano, consigliere capitolino di Forza Italia, siamo di fronte "all'ennesimo doppiopesismo che come sempre nasconde qualcosa di torbido". E ha ricordato che in passato "bastava essere destinatari di un avviso di garanzia per essere travolti dalle macchine del fango da sempre al loro servizio".

All'attacco è andato Daniele Giannini, consigliere regionale del Lazio in quota Lega: "Ancora una volta ci troviamo di fronte a quel fastidioso e arrogante atteggiamento tipico della sinistra". L'esponente del Carroccio si sarebbe aspettato una presa di posizione netta da parte dell'assessore alla Cultura: "Invece si trincera dietro un assordante silenzio". Eppure Giannini ha fatto notare che Gotor fa parte dello stesso partito dell'ex ministro Speranza, "duro e puro verso i cittadini per quanto riguarda il vaccinismo e la lotta ai no-pass".

Sulla questione si è espresso anche Federico Rocca, che ha ammonito Roma Capitale per il continuo tergiversare sull'esibizione di Madame al concerto di fine anno. Il consigliere capitolino di Fratelli d'Italia ha invitato il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessore ai Grandi eventi Alessandro Onorato a "valutare al più presto sull'opportunità anche come segnale di rispetto verso tutti i cittadini, i dipendenti pubblici, privati e i sanitari che si sono vaccinati o hanno pagato la loro scelta di non farlo". Rocca ritiene scorretto "che chi ha trovato strade non legali per non vaccinarsi oggi possa tranquillamente salire sul palco di un evento organizzato da Roma Capitale".

Per Flavia De Gregorio, capogruppo della Lista Calenda in Campidoglio, il rischio è che si dia un segnale pericoloso: "In attesa che i fatti che

stanno emergendo trovino conferma, sarebbe forse più opportuno, a tutela del Campidoglio e della stessa cantante, rinviarne la presenza al Concertone di Capodanno. Non possono passare messaggi equivoci sui vaccini".

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