"Finirete a testa in giù". L'odio di sinistra contro Fratelli d'Italia

Nuove minacce all'onorevole Paola Chiesa, deputata e membro della commissione difesa

"Finirete a testa in giù". L'odio di sinistra contro Fratelli d'Italia
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"Tanto finirete tutti a testa in giù", scrive un commentatore sotto un post di Paola Chiesa, deputata di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Difesa. E un altro: "Un viso inquietante...parla sempre di guerre". E ancora: "Ma, questa che fa, va in giro a far pubblicità alla guerra, a spronare gli animi alla battaglia, ad armare i cuori a combattere? Le guerre furono ideate e volute da quelli come lei ma, combattute dai cittadini, gli onori a quelli come lei, ai popoli". E infine: "Questa tizia, è una persona estremamente pericolosa. Con la scusa di onorare i caduti, tenta una forma di 'indottrinamento' che privilegia l'uso delle armi, al posto del dialogo".

Sono solo alcuni dei commenti che, con sempre maggior frequenza, appaiono sotto i profili social della Chiesa, particolarmente attiva nel ricordare i caduti italiani. Già perché la deputata ha una formazione da storica e ha dedicato tutta la sua vita (e i suoi studi) a ricordare i militari italiani morti in servizio, dall’unità d’Italia fino ai giorni nostri. E, proprio per questo, una volta eletta, è entrata a far parte della commissione Difesa. Questa è la cronaca. Ma c’è di più. Perché questi commenti sono utili per comprendere come il clima politico del Paese sia sempre più avvelenato.

Già perché c'è un elemento che pochi hanno notato: con l'uscita dell'inchiesta di FanPage sono aumentate le reazioni di disprezzo violento, talvolta accompagnate da vere e proprie minacce di morte, nei confronti di chi milita in Fratelli d’Italia o di chi è genericamente di destra.

Sfruttando quei filmati realizzati sotto copertura - in cui venivano dette cose aberranti ma anche decontestualizzate - vecchie canzoni, come quelle dei 99 Posse in cui si dice "se vedo un punto nero ci sparo a vista", sono state rispolverate e rilanciate da personaggi pubblici del calibro di Roberto Saviano e Corrado Formigli. I profili social delle ragazze apparse nei video di FanPage sono carichi di insulti ("È quella a destra con la pappagorgia da amante dei BigMac?") e, soprattutto, minacce di morte: "Te buttamo nelle vasche di depurazione a castel volturno?", "Se te becco fascista de merda te appendo a testa in giù a te e tutta la combriccola tua, spero che non uno ma 10 nigeriani te becchino davvero" e "Ricordati che un fascista buono è solo a testa in giù, schifo").

È questo il clima in cui oggi ci troviamo.

Un clima che ricorda fin troppo quello che ha portato agli anni di Piombo e alla violenza giovanile, tanto di destra quanto di sinistra. E che taluni sembrano voler riportare in vita a tutti i costi. Dimenticando i morti di entrambe le parti.

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