Franceschini: dialogare col Pdl

L'esponente del Pd: "Che ci piaccia o no, bisogna dialogare con Berlusconi"

Franceschini: dialogare col Pdl

La linea di Pier Luigi Bersani è ormai prossima a passare in cantina. Dopo i malumori interni al partito (col pressing dei giovani turchi e dei renziani) e dopo le dichiarazioni tutt'altro che encomiastiche nei confronti del segretario democratico (D'Alema gli ha dato del matto e la Bindi - seppur smentendo di averlo fatto - lo ha accusato di tenere in ostaggio il Pd), arriva forse l'ultima certificazione del fallimento del leader Pd.

"Ci piaccia o no, il capo della destra è ancora Berlusconi. È con lui che bisogna dialogare. Se si vuol dare un governo al Paese, in questa fase si debbono accettare forme di collaborazione". A dirlo è il numero due del partito, Dario Franceschini.

Che in una intervista sul Corriere della Sera spiega che serve "un esecutivo di transizione, che prenda le misure necessarie per dare ossigeno all'economia mentre in Parlamento si fanno le riforme istituzionali: Senato

federale, con conseguente riduzione dei parlamentari, e legge elettorale". Il tutto da fare col Pdl. E con Berlusconi. Una linea molto simile a quella di Matteo Renzi. Anni luce invece da quella di Bersani.

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