Dovrebbe essere rinvigorito per la prateria che può occupare da solo nel campo dell'opposizione, visto che il Partito democratico è in una fase di declino. Invece Giuseppe Conte si presenta in televisione e si rende protagonista di una serie di strafalcioni di non poco conto. Una tendenza opposta rispetto a quello che dovrebbe essere il suo stato di determinazione come potenziale leader dell'opposizione. La sua esibizione in tv non è passata inosservata agli utenti del web, che sui social hanno rimarcato gli inciampi dell'avvocato.
La distrazione sull'invio di armi
Conte, nel corso dell'intervista rilasciata a Cartabianca su Rai 3, ha annunciato che il Movimento 5 Stelle si schiererebbe per il "no" qualora ci fosse un voto sul merito della questione. E ha rivendicato quanto fatto dal M5S dallo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia: "Non abbiamo mai votato l'invio di armi semplicemente perché ogni invio delle armi, per come il governo Draghi ha concepito il decreto madre, non prevede nessun voto". Prevede un'informativa.
Ieri, a Cartabianca, Conte ha detto: «Noi non abbiamo mai votato l’invio delle armi» all’Ucraina. Sui singoli decreti il Parlamento non si è espresso, ma il M5s ha votato a favore del decreto che dà il potere al governo fino a fine 2022 di inviare armi: https://t.co/TCqgK8dF9b. pic.twitter.com/PP6RAvZKZ6
— Pagella Politica (@PagellaPolitica) November 9, 2022
La sua esternazione però è finita sotto la lente di ingrandimento di Pagella Politica, che ha fatto notare come i 5 Stelle abbiano "votato a favore del decreto che dà il potere al governo fino a fine 2022 di inviare armi". Il riferimento è al "decreto Ucraina", che autorizza fino al 31 dicembre 2022 - previo atto di indirizzo delle Camere - la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
La gaffe su Colleferro
C'è stato poi un siparietto tra lo stesso Conte e il giornalista Paolo Mieli sul tema delle ricette grilline per l'ambiente. È nota la contrarietà dei 5 Stelle al termovalorizzatore, per cui hanno dato battaglia soprattutto a Roma. Lo storico lo ha incalzato: "Dica una città dove hanno usato le nuove tecnologie e seguiamo l'esempio di quella città". Il leader del Movimento ha citato il caso di Colleferro, "dove il sindaco del Pd ha abbandonato l'inceneritore per le nuove tecnologie".
Anche su questo si è consumata l'ironia del web. Sono diversi i commenti degli utenti che hanno sferzato l'uscita di Conte: "Colleferro grande capitale europea..."; "Almeno sapesse cosa c'è a Colleferro. Un mollusco starebbe zitto"; "Ahahah ma l'ha detto sul serio?"; "Non può averlo detto davvero".
Il lapsus sul modo dire
Al di là del merito degli argomenti, Conte ha avuto un lapsus anche su un modo di dire mettendo nel mirino quello che ha definito essere "nazionalismo autoreferenziale" per paragonarlo a
un'operazione di mera propaganda. E, subito dopo, ha pungolato il governo: "Si rimbocchino le mani e in Europa loro forse potrebbero ottenere di più". Forse voleva invitare a rimboccarsi le maniche e non le mani.“Si rimbocchino le MANI” pic.twitter.com/Mxt2pfWnv6
— annarita digiorgio (@ardigiorgio) November 8, 2022
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