Il Garante della Privacy dà ragione a Renzi: gli elettori delle primarie non saranno resi noti

Il Garante: il Comitato della coalizione ha reso noto che i dati dei votanti non saranno pubblicati. Esultano i renziani. Ma i bersaniani: "Era tutto già previsto"

Il Garante della privacy Antonello Soro fa sapere che non saranno pubblicati gli elenchi degli elettori delle primarie del centrosinistra. Il ricorso contro la pubblicazione, com'è noto, era stato presentato da Matteo Renzi. "Il Comitato della coalizione - si legge in un comunicato del Garante - ha escluso la diffusione, anche online, dei dati personali forniti in occasione della sottoscrizione del pubblico appello, l’Autorità ha previsto che il Comitato fissi comunque modalità di conoscibilità dei dati che non diano luogo a quelle forme di diffusione che lo stesso Comitato ha inteso escludere la sottoscrizione del pubblico appello". Quanto all’albo degli elettori il Garante ha preso atto che "verrà utilizzato esclusivamente a fini delle verifiche legate alle operazioni di voto".

Esulta il comitato del sindaco di Firenze: "Siamo soddisfatti, ci hanno dato ragione". I renziani avevano presentato ricorso una settimana fa contro la pubblicazione dei nomi degli elettori. E su Facebook Roberto Reggi, coordinatore della campagna del "rottamatore", si sfoga così: "Il Garante ci ha dato ragione su tutto: ci sarà quindi la possibilità della pre-iscrizione on-line e la tutela dei dati sensibili per tutti gli elettori! Avremo quindi primarie più libere di quelle pensate dall’apparato del Pd al quale la prepotenza non ha portato fortuna!!! Spiace....".

A stretto giro di posta rispondono dal comitato di Bersani. "Stupisce l’entusiasmo dei sostenitori di Renzi per un pronunciamento del Garante che non fa altro che confermare l’impostazione già prevista dai garanti delle Primarie", dice Alessandra Moretti: "In particolare - aggiunge - si conferma che l’albo dei sottoscrittori dell’appello del centrosinistra è pubblico, anche se - esattamente come previsto dal regolamento dei garanti della coalizione - non divulgabile on line".

Pd, sondaggio riservato

Secondo l’ultimo sondaggio riservato che circola al quartier generale del segretario del Pd, Bersani sarebbe vicino alla vittoria al primo turno. Secondo la rilevazione, infatti, il segretario sarebbe al 45% seguito da Renzi al 31%. Terzo Vendola con l’11%.

Renzi: con Bersani ci parliamo solo con gli sms

Intanto veniamo a sapere che i due sfidanti delle primarie del centrosinistra neanche si parlano. Comunicano solo con gli sms: "Semplici e secchi, roba da 60 caratteri". A rivelarlo è Renzi nell'ultimo libro di Bruno Vespa "Il palazzo e la piazza. Crisi, consenso e protesta da Mussolini a Beppe Grillo". Il sindaco di Firenze racconta: "Lui si firma Bers e io mi firmo Renzi".

"Quando è scoppiata la polemica sulle Cayman - continua - gli ho mandato questo messaggino: Suggerirei maggiore prudenza. Ma quando l’Unità mi chiamò fascistoide lui mi mandò un sms: Questa volta hai ragione".

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