Il garantismo dimenticato nel caso Toti

La verità è che il garantismo va vissuto al di là delle regole, vecchie e nuove. Deve essere una componente culturale specie di Forza Italia come Silvio Berlusconi ha insegnato

Il garantismo dimenticato nel caso Toti
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Nella vicenda di Giovanni Toti, specie nell'ultimo capitolo che ha visto il Gip respingere l'istanza di scarcerazione, c'è un dato (...)

(...) che colpisce: l'assenza di una vera campagna di sensibilizzazione che metta a nudo i contorni squisitamente politici di quest'iniziativa giudiziaria. Motivare la custodia cautelare con il fatto che il governatore della Liguria potrebbe reiterare il reato in vista di possibili nuove elezioni fa accapponare la pelle. Eppure anche nel centrodestra rare voci (forse il solo Salvini) si sono alzate per criticare la decisione dei magistrati. Lo stesso vale anche per Forza Italia. Un silenzio che sorprende visto che appena qualche giorno fa, ad un anno dalla morte, è stato ricordato anche nelle sedi istituzionali Silvio Berlusconi, fondatore del partito e del centrodestra, che ha fatto proprio del «garantismo» uno, se non il primo, dei pilastri della sua azione politica.

Una vera contraddizione visto che nel suo ricordo si è messa in cantiere una riforma della giustizia che con la separazione delle carriere tra giudici e pm cambia profondamente il nostro ordinamento giudiziario. Una riforma che sta mettendo sottosopra il mondo delle toghe. E il paradosso che si sta consumando è proprio la constatazione che di fronte ad un'iniziativa giudiziaria come quella di Genova che mette a nudo la strumentalità di certe inchieste e, appunto, l'esigenza di intervenire nella politica della giustizia siano pochi ad aprire bocca. Tanto più che, conoscendo le logiche di certe correnti giudiziarie, non è detto che l'accanimento nei confronti di Toti non sia anche una reazione alla riforma.

La verità è che il garantismo va vissuto al di là delle regole, vecchie e nuove. Deve essere una componente culturale specie di Forza Italia come Silvio Berlusconi ha insegnato. È inutile proporre e approvare riforme in questo delicato settore se poi non si ha la forza e il coraggio di mobilitarsi di fronte a vicende che lasciano in bocca il sapore dell'ingiustizia, riguardino persone del tuo campo o del campo avversario. Magari Toti nella sua azione politica, malgrado le origini, non è stato generoso con gli azzurri (Forza Italia non era neppure presente nella sua giunta). Ma ciò non significa niente perché il garantismo è un credo e se lo rivendichi per gli altri, come ha fatto spesso il Cav, vale due volte. Ti rende più credibile.

E ci sono battaglie, come la difesa delle libertà personali, che vanno fatte a viso aperto. Come ha fatto la sinistra con la Salis. Una constatazione che rende ancor più stridente il mutismo di una parte del centrodestra sul caso Toti.

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