Germania, la filo-grillina Sahra Wagenknecht non viene rieletta: altro flop di Conte

La candidata cancelliere del BSW non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 5% e uscirà dal Bundestag: tre mesi esatti fa aveva ricevuto l'endorsement di Conte e gli applausi dei militanti dei 5 Stelle

Germania, la filo-grillina Sahra Wagenknecht non viene rieletta: altro flop di Conte
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Lo scorso 24 novembre era stata accolta da numerosissimi applausi nel suo intervento in video all'ultima assemblea costituente del Movimento 5 Stelle; ieri il flop più totale alle urne. Sahra Wagenknecht, la leader del partito rossobruno BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia), è rimasta fuori dal Bundestag al termine dello scrutinio di tutte le sezioni delle elezioni federali in Germania, non avendo raggiunto per un soffio la soglia minima di sbarramento del 5%. Solo 4,98% per l'ex militante di "Die Linke", movimento tedesco di sinistra che la donna 55enne ha abbandonato per dare vita alla propria comunità nel gennaio 2024.

E pensare che nel suo discorso in collegamento alla kermesse pentastellata "Nova", che aveva in qualche modo consolidato la leadership di Giuseppe Conte e scaricato definitivamente l'esperienza di Beppe Grillo, la Wagenknecht aveva affermato testualmente che "Putin va capito" e che la guerra tra Russia e Ucraina "è tutta colpa della Nato". Filo-putiniana di ferro e no vax convinta, lei era la politica su cui l'ex presidente del Consiglio aveva scommesso tutto in vista delle elezioni tenute ieri. "Ci vedremo presto a Berlino, anche a Roma, e in tutti i luoghi in cui creeremo spazi anche per forze politiche che sono fuori dal coro e dall'establishment e che non sono disponibili a fare da vassalli a nessuno", aveva dichiarato in pompa magna Giuseppi.

Infatti, nelle settimane in cui si ipotizzava un futuro dell'ex capo del governo italiano al di fuori del M5s, c'era chi aveva indicato nel BSW, una specie di nuovo punto di riferimento tra i partiti personali cosiddetti "anti-sistema". Nelle settimane conclusive di un anno solare 2024 che era stato caratterizzato esclusivamente da batoste elettorali per i 5 Stelle c'era quindi la speranza di potere puntare sul "cavallo" giusto in vista del voto anticipato nel Paese tedesco. Tant'è che la stessa Wagenknecht aveva contraccambiato i complimenti ricevuti al Palazzo dell'Eur a Roma con un'intervista a La Stampa il 6 dicembre: "Abbiamo già buoni rapporti con il M5s nell'Europarlamento e speriamo di approfondire ulteriormente la collaborazione".

Il problema, adesso, è che nelle schede elettorali depositate ai seggi si è scoperto che il BSW non è stato capace neanche di entrare al Parlamento federale tedesco, facendo sì che la stessa Sahra Wagenknecht non ricoprirà più la carica di deputata dopo sedici anni consecutivi.

La parlamentare uscente, candidata cancelliera dell'alleanza "Vernunft und Gerechtigkeit", ha fallito la propria rielezione e ha fatto naufragare seduta stante ogni utopica speranza di costruire una sorta di "partnership" con quello che rimasto dei grillini. Dalla serata fallimentare di ieri, a tre mesi esatti dalla standing ovation della base, qualcuno dentro il M5s dovrebbe fare qualche serio scongiuro.

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