Il governo Meloni al traguardo dei due anni. E il consenso degli italiani resta stabile

Il gradimento dell'esecutivo è quello dello scorso anno: 46%. La presidente del Consiglio resta prima nella classifica sulla fiducia degli italiani. Per Brunetti di Vis Factor c'è un sentiment negativo "fisiologico" durante la manovra di bilancio

Il governo Meloni al traguardo dei due anni. E il consenso degli italiani resta stabile
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La sinistra e certa magistratura le provano tutte ma l'opinione che gli italiani hanno del governo Meloni rimane positiva. L'ultimo rilevamento è quello di Vis Factor, che sottolinea come, a due anni dall'insediamento, il gradimento per l'esecutivo si affermi al 46.1%. Un anno fa, il governo guidato dalla leader di Fdi era al 46.9%. Leggi statistiche alla mano, non c'è alcuna flessione. Anzi, in relazione al parametro della stabilità del consenso, il governo Meloni si conferma un caso più unico che raro, almeno dai tempi del Berlusconi IV.

Vis Factor, per fotografare la situazione, ha utilizzato il sistema Human Index. Il metodo non tiene conto soltanto di tutti i sondaggi ma anche di quanto emerso sui social. Per questo lavoro, va rimarcata anche la collaborazione di Emg. Comunque, la casistica non riguarda in via esclusiva lo stato di salute dell'esecutivo ma quello di tutta la politica italiana, e dunque anche il consenso dei leader.

Anche in questo caso arrivano segnali rassicuranti per la maggioranza di centrodestra. La premier Giorgia Meloni resta prima nell'indice di gradimento, con il 39.3%. Secondo gradino del podio per il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani: 33.6%. Terza Elly Schlein, segretaria dem, con il 30.9%. Poi Giuseppe Conte, ex premier e capo politico grillino, con il 29.7% e Matteo Salvini, vicepremier, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e segretario della Lega, con il 26.5%.

Per quel che riguarda la classifica relativa al gradimento verso i ministri, l'ordine è questo: Antonio Tajani, con il 33.6%, poi Guido Crosetto con il 32,7%, Adolfo Urso con il 31,7%, Gilberto Pichetto con il 29,7% e Matteo Piantedosi col 29,6%. Si arriva così alla parte della rilevazione che riguarda i partiti e le intenzioni di voto, con Fratelli d'Italia primo con il 28.8%. Secondo il Partito democratico, con il 22.6%. Terzo il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 12.3%. Quarta Forza Italia, con il 9.2%. Quinta la Lega, con l'8.2%. A seguire Sinistra italiana e Verdi, con il 6.4%. Chiudono la classifica Italia viva con il 2.5% e Azione con il 2.4%.

"Il governo e Giorgia Meloni tengono sostanzialmente rispetto allo scorso anno per tre motivi fondamentali: hanno dato stabilità al Paese, non hanno commesso errori sostanziali, non esiste al momento un’alternativa credibile", spiega Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor. In questi ultimi mesi dell'anno poi - come sempre - gli elettori guardano soprattutto in direzione della manovra di bilancio. In generale, il sentiment - calcolato soltanto sulla base di quello che accade sui social - è negativo al 60%. La preoccupazione è al 25%, mentre delusione e frustrazione sono al 21% e al 14%. Ma come Brunetti aggiunge, il sentiment negativo in prossimità della legge di bilancio è "fisiologico" e "non peggiorativo" rispetto a "quella precedente".

Brunetti intravede delle mancanze nell'azione del governo, tutte compensabili però con le riforme che la premier Meloni ha da tempo annunciato e su cui governo e Parlamento, ognuno per la sua parte, sono al lavoro.

"Mancano, come abbiamo già avuto di sottolineare più volte, provvedimenti forti e incisivi che possano caratterizzare l’azione dell’esecutivo, ma per questo ci sono ancora tre anni di tempo", ha chiosato infatti il fondatore di Vis Factor.

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