Centrosinistra, il grande esodo: così "esplode" il campo largo

Dopo due anni di governo Meloni e di cambi di casacca, il campo largo perde pezzi mentre la maggioranza di centrodestra continua a crescere

Centrosinistra, il grande esodo: così "esplode" il campo largo
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La dissoluzione del Terzo Polo ridisegna la geografia dei gruppi parlamentari. Dall'inizio della legislatura fino a oggi sono stati ben 52 i cambi di casacca da un gruppo a un altro e, perlopiù, hanno riguardato le forze dell'opposizione.

Fino allo scorso maggio, infatti, Openpolis ne contava ben 47 a cui bisogna aggiungere le fuoriuscite di questi ultimi giorni che hanno riguardato l'ex renziano Luigi Marattin e ben quattro esponenti di Azione: il deputato Enrico Costa (che ha già ufficializzato il suo ritorno in Forza Italia) e le parlamentari Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace. In realtà, di questi 52 passaggi da un gruppo all'altro solo 31 si possono considerare dei veri e propri cambi di casacca. Gli altri sono parlamentari di Noi Moderati e di Alleanza Verdi e Sinistra che, a inizio legislatura, erano stati iscritti al gruppo misto in attesa di ottenere la deroga per dar vita a gruppi propri.

Tra questi 31 parlamentari che hanno lasciato il proprio gruppo originario c'è anche Aboubakar Soumahoro che, nel gennaio 2023, ha lasciato il gruppo di Avs per iscriversi al misto dopo lo scoppio dell'inchiesta che ha riguardato la cooperativa gestita da sua moglie e da sua suocera. A novembre 2022, invece, il senatore a vita Carlo Rubbia, fino a quel momento non iscritto ad alcun gruppo, era entrato nel gruppo per le Autonomie, mentre all'inizio del 2024 c'era stato il passaggio di Michela Vittoria Brambilla dal gruppo misto a Noi moderati. Qualche mese dopo era iniziato lo scouting di Italia Viva che aveva accolto l'ex dem Enrico Borghi e Dafne Musolino, iscritta al gruppo per le Autonomie, ma entrata in Parlamento grazie al movimento di Cateno De Luca, Sud chiama Nord. Nel febbraio 2024 l'ex grillina Federica Onori era stata accolta da Azione che, poi, con iniziale frattura del Terzo Polo, aveva subito diversi addii come quella di Naike Gruppioni che salutò Calenda per accasarsi in Italia Viva. Ettore Rosato e l'ex ministro Elena Bonetti, invece, avevano compiuto il percorso inverso. Questi passaggi, però, non hanno cambiato significativamente i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione.

Visto e considerato che i due partiti che componevano il Terzo Polo, Italia Viva e Azione, sembrano orientati a far parte del cosiddetto campo largo, i transfughi più significativi al momento sono otto. Ben quattro sono stati accolti da Forza Italia e, per la precisione, i senatori ex pentastellati Raffaele De Rosa e Antonio Trevisi e i deputati ex calendiani Giuseppe Castiglione ed Enrico Costa.

Gli altri quattro sono i già citati Marattin (l'unico che, pur ripudiando il campo largo, dovrebbe mantenere una linea di opposizione) e il trio Gelmini-Versace-Carfagna che è dato in procinto di passare con Noi Moderati di Maurizio Lupi. Dopo due anni di governo Meloni, dunque, la maggioranza aumenta di sette unità, mentre il campo largo continua a perdere pezzi.

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